Questo numero raggiunge i nostri lettori durante le attività estive. Esercizi spirituali, campi scuola, campi vocazionali… ed anche “pellegrinaggi”. Le donne della mia parrocchia si stanno preparando in questi giorni al pellegrinaggio che una decina di loro farà a fine Luglio a Lourdes… Ascoltandole nei loro preparativi percepisco tutto il limite della loro esperienza… Parlano tra di loro: tu che vestiti porti? Quante valigie (è appena una settimana…)? E poi troveremo questa cosa? Senza quella non so come farei… Ricercano – pur partendo – tutto quello che lasciano: quello che ad esso ogni giorno dà sicurezza… Torneranno: certamente toccate dall’esperienza, ma certamente l’esperienza avrà dato ad esse poco rispetto all’enorme potenziale di un pellegrinaggio.
Già: un pellegrinaggio come enorme potenziale. A certe condizioni. Un enorme potenziale per il cammino vocazionale, per l’animatore vocazionale, per la guida spirituale. Ma specialmente un enorme potenziale per chi lo vive come esperienza squisitamente vocazionale: distacco – cammino – approdo – distacco – cammino…