N.02
Marzo/Aprile 1996

Bibliografia ragionata su Seminari e Pastorale delle Vocazioni

Seminari e seminaristi fanno molto per la PdV. Le attuazioni restano locali e spontanee. La documentazione è scarsa. Solo frammenti nei bollettini. Urge una indagine paziente sul campo per raccogliere e condividere i fatti.

 

Ai Seminari viene attribuita una parte viva e qualificata nella PdV, con il compito di educare, proporre, orientare, coltivare, preparare verso scelte e decisioni di passaggio alla formazione o di uscita (spesso per il maggior numero) verso larghi orizzonti di altre vocazioni ecclesiali. È il senso di OT 2 e 3, mentre la Ratio formationis internazionale del 1970 al n. 12 dichiara il Seminario “fulcro della pastorale vocazionale”. La prima Ratio italiana del 1972 accentuò l’affermazione: “l’azione di questa comunità cristiana (Seminario minore) si iscrive nel piano organico della pastorale delle vocazioni nella Chiesa locale, di cui è un modo e uno strumento” (n. 350). Il Seminario minore rappresenta l’immagine più adeguata alla quale altre forme similari si ispirano e riferiscono (n. 351). La seconda Ratio italiana del 1980, pedagogicamente più debole, riconferma globalmente le affermazioni.

Chiara e forte è la dichiarazione di E. MASSERONI: “Il Seminario minore non vive, non può vivere se non all’interno di un programma globale di pastorale vocazionale”. “È difficile pensare un futuro per i Seminari minori o di comunità similari se non all’interno di una pastorale vocazionale impegnata a tutto campo” (“Chiesa italiana e Seminario minore” in Settimana, 15 novembre 1987, n. 41, pp. I-IV).

 

Il Documento conclusivo del Congresso del 1981 al n. 41 dice che “i Seminari e gli altri istituti di formazione sono i luoghi naturali di una chiara proposta vocazionale, che i giovani chiamati offrono ai loro coetanei”.

Sono luoghi privilegiati di irradiazione, mediante testimonianza, proposta, azione. Le giovani vocazioni si vedono, si osservano, escono per incontri e iniziative giovanili. Suscitano altre vocazioni della propria natura, sono stimolo di grazia esemplare per ogni altro impegno vocazionale.

 

Il PPV d’Italia del 1985 al n. 50 si accontenta di ripetere. Così fa con brevità il “Documento sugli sviluppi” della PdV del 1992 al n. 86, aggiungendo l’invito alle “visite ai Seminari della diocesi, a monasteri e case religiose, dove i giovani possono pregare e incontrarsi con persone che vivono o stanno realizzando un ideale di consacrazione”.

 

‘Vocazioni’ ha dedicato un numero: 4 (1987) 6 3-60 al tema “Giovani per i giovani”. Specialmente seminaristi e consacrati: l’iter (Gianola), le dinamiche (De Rita, Ciardi, Guenzi), il gruppo (Bonari), Molfetta (Superbo e Zuppa), scolastici O.M.I. di Vermicino (Cannatà).

 

La maggioranza dei Vescovi crede al Seminario diocesano in funzione di pastorale vocazionale per ragazzi e giovani, per le famiglie, come centro di ispirazione e riferimento per ogni iniziativa e programmi d’azione varia. La convinzione si traduce in conservazione, riapertura, sogno e desiderio.

 

Uno sviluppo ben articolato lo offriva COSMO F. RUPPI ora Arcivescovo di Lecce, quando era Vescovo di Termoli e Larino, “Il seminario per la pastorale delle vocazioni”. Termoli, Tipo-Lito Adriatica Jovine, 1985, pp. 60. L’intenzione è di sensibilizzare e coinvolgere tutta la comunità. Del Seminario siano delineate e fatte conoscere a tutti, natura, finalità, formazione.

 

A Novara la Visita Pastorale del Vescovo pone un centro nel Seminario. Cfr. “Renato Corti, Visita Pastorale al Seminario, Novara 1994/1995”, di A. TICOZZI, Rettore. Il Seminario si era già impegnato per animare interi “Mesi vocazionali” (1987).

Il CARD. MARTINI nella recente Lettera Pastorale sull’impegno pastorale della diocesi: “Ripartiamo da Dio” chiede di farlo fin dalla prima adolescenza, età degli orientamenti. Cfr. La Fiaccola 69 (1995) 10 6-9.

 

Il rapporto Seminario-Diocesi è ben sentito a Milano, con forte attenzione e tensione sulla pastorale vocazionale. Cfr. “Insieme”, suppl. di Luce del 3 febbraio 1985: “La comunità del Seminario e le comunità diocesane”. Si chiedono informazioni aggiornate sulla PdV, itinerari formativi. Al n. IV si riferisce di strutture e strumenti di collaborazione, tra cui notevoli: l’Associazione pro-Seminario; le riviste del Seminario: “La Fiaccola” (per adulti) e “La Fiaccolina” (per ragazzi); la Giornata “proSeminario”; le ordinazioni diaconali nelle parrocchie…

 

Per il principio in generale, Cfr. TOMASI R., “Seminari, pastorale vocazionale e pastorale giovanile”, in ‘Vocazioni’ 5 (1976), 221-225. DOROFATTI F., “La validità pedagogica del Seminario minore e la pastorale vocazionale”, in Rogate Ergo 52 (1989) 8-9 23-30. Azione comune, convergente, omogenea della comunità cristiana e dei suoi luoghi educativi e pastorali e di seminari minori capaci di rinnovare la propria struttura, programmi, rapporti interno e esterni. E anche MAGNI W., “Seminario minore e pastorale vocazionale”, in La Rivista del Clero 74 (1994) 159-67. Definisce i termini del raccordo di continuità formativa.

 

Per i religiosi: Cfr. SALVI L., “Giovani novizi missionari e animazione vocazionale”, in Vocazioni 4 (1987) 5 61-63. Gli Scolastici O.M.I. di Vermicino, in A. CANNATA, “Giovani peri giovani nella comunità parrocchiale”, in ‘Vocazioni’ 4 (1987) 6 42-44.

 

Il Seminario non fa tutto per la PdV, ma deve dare e dà molto alla realtà del CDV. Cfr TOMASI R., “Seminario minore e Centro Diocesano Vocazioni” in ‘Vocazioni’ 6 (1977), 3-4, 106-111. Ha il vantaggio di poter contare su sacerdoti formatori e docenti esperti in tema di vocazione e formazione, direttori spirituali, soprattutto sulle forze fresche dei seminaristi.

 

La formazione dei seminaristi, futuri presbiteri, alla PdV unitaria rientra nella loro formazione pastorale, verso la coscienza, la volontà, la competenza per una azione vocazionale unitaria. Alla teoria deve seguire l’impegno in iniziative sistematiche di attività vocazionali. I diaconi e i teologici dell’ultimo anno sono considerati i più idonei. Cfr MARIO C., “Seminaristi e promozione delle vocazioni”, Convegno a Ponte di Legno dal 31/8 al 2/9/1995, in Il Seminario (Brescia), 11/1995. I seminaristi di IV teologia di Milano hanno partecipato ad un convegno organizzato dal CRV. Il taglio vocazionale segna l’intero programma di formazione pastorale: pastorale giovanile, catechesi, preghiera, gruppi vocazionali diocesani o parrocchiali o locali…

 

Presenza dei seminaristi nelle attività vocazionali.

a) Coinvolgimento nei campi scuola vocazionali di vario impegno: largo giovanile, con proposta occasionale o asistematica, con ricerca e proposta intense fino all’orientamento e all’accompagnamento, magari prolungato in seguito con domanda di riferimento o direzione spirituale. I seminaristi sono veri moltiplicatori giovanili dell’azione di sacerdoti e religiosi più esperti e responsabili. Testimoniano, animano i gruppi in preghiera e ricerca. Cfr. Campi Estivi del Seminario Minore di Roma: per ragazzi e ragazze da 10-16 anni (c. 300). “La buona riuscita dei campiscuola estivi (c. 300 ragazzi!) è stata assicurata dalla presenza di un buon numero di animatori, tra cui i seminaristi del S.R. magg. e min. e di giovani ex-partecipanti”.

 

Buona sintesi recente in Rogate 1995, nn. 6/7, di M. MANZONE, pp. 45-48 (modello somasco, per ragazzi, adolescenti, giovani) e di D. ZANELLA, pp. 61-63 (metodo e condizioni).

 

Il Seminario Regionale di Potenza, nell’estate 1980 ha promosso un campo scuola vocazionale fra tutte le diocesi della Basilicata.

b) Coinvolgimento negli Incontri e Gruppi di Preghiera. Lanciati a Roma, Seminario Maggiore, la forma è ormai diffusa in molti Seminari d’Italia. Un motto: preghiera, più esempio, più azione (in collegamento con il CDV). Cfr. Seminario Romano Maggiore, “Il SRM evangelizza la vocazione”, in Rogate Ergo 45, 1981, 3 57. In questo numero di Vocazioni l’articolo storico – panoramico – metodologico del Rettore L. CONTI. Breve e completo: P. RICCARDI, “Il mercoledì del Seminario” in Sursum Corda, 1991, nn. 2-3, pp. 25-26. Elementi forti: ogni 15 giorni; indirizzo largamente vocazionale; presenza maschile e femminile; destinazione veramente aperta e unitaria; peso della testimonianza viva dei seminaristi nei gruppi; disponibilità dei superiori e formatori per la direzione spirituale continuata. La successione di discernimento, direzione spirituale, impegno speciale, ha condotto recentemente al formarsi di Gruppi vocazionali maschili e femminili.

c) Formatori e seminaristi si impegnano insieme anche a organizzare e condurre lungo l’anno Settimane Vocazionali nelle parrocchie che chiedono o accettano. Guidano Ritiri vocazionali per giovani oltre i 16 Animano le celebrazioni della Giornata del Seminario e le iniziative della Giornata Mondiale di Preghiera perle Vocazioni.

 

Treviso: il Seminario opera in modo sistematico per fasi di età, con diversi itinerari, coinvolgendo le parrocchie, impegnando Animatori specializzati. Lo documenta la rivista Seminario.

 

Riviste, pubblicazioni su Seminario e PdV. Milano: La Fiaccola e La Fiaccolina per la Associazione “Amici del Seminario” (adulti, giovani, ragazzi). 

Siena: Sequere me. 

Treviso: Il Seminario. 

Roma: Sursum Corda (periodico già al 76° anno). 

Brescia: Il Seminario.