Contesto culturale e maturazione vocazionale

N.03
Maggio/Giugno 1993

Quando si affronta il tema “vocazione” e “vocazioni” è inevitabile gettare uno sguardo sul contesto sociale e culturale in cui le vocazioni si sviluppano. La vocazione del cristiano – il nucleo più misterioso e più personale dell’uomo, ove solo la grazia ha il suo libero accesso e la parola definitiva – nel suo sbocciare e nella sua maturazione deve, infatti, inevitabilmente fare i conti con le dinamiche culturali entro le quali si manifesta.

Ogni educatore è oggi più che mai consapevole di tutto questo. E, considerati i notevoli riflessi che la cultura contemporanea – con i suoi presupposti relativistici e immanentistici che largamente la condizionano – ha oggi sul naturale sviluppo della vocazione cristiana, in particolare sulla maturazione delle vocazioni di speciale consacrazione tra le giovani generazioni, non è difficile imbattersi in educatori che, oltre avvertire la naturale fatica della “semina” e della “pesca” di evangelica memoria, trovano anche qualche difficoltà ad orientarsi.

Il presente numero di ‘Vocazioni’ – mentre si propone di offrire agli educatori alla fede, naturali educatori vocazionali, alcuni strumenti di lettura della cultura contemporanea e alcune indicazioni di mediazione culturale per la proposta vocazionale nella comunità cristiana – intende dar voce e approfondire l’invito rivolto dal S. Padre nel suo ultimo Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: “È necessario promuovere una cultura vocazionale”.

In questo numero

Per una “cultura vocazionale”

di Italo Castellani
Quando si affronta il tema “vocazione” e “vocazioni” è inevitabile gettare uno sguardo sul contesto sociale e culturale in cui le vocazioni si sviluppano. La vocazione del cristiano - il nucleo più misterioso e più personale dell’uomo, ove solo la grazia ha il suo libero accesso e la parola definitiva…