Il recente “documento informativo” della Santa Sede “Sviluppi della pastorale vocazionale nelle Chiese particolari”, dopo aver elencato gli aspetti positivi di una crescita della pastorale vocazionale in varie parti del mondo, sottolinea anche alcuni atteggiamenti e comportamenti negativi: “stanchezza, indifferenza delega, scoraggiamento e pessimismo” accompagnati anche da “contro-testimonianze, abbandoni, crisi d’identità di sacerdoti e persone consacrate” (n. 27). Sono fatti noti. Tutti sappiamo che incidenza negativa abbiano sull’efficacia dell’evangelizzazione, sulla vita interna della Chiesa, e in particolare sulla pastorale delle vocazioni, che per sua natura ha bisogno di testimonianze coerenti e piene di gioia, di vite realizzate pienamente pur nella rinuncia a tanti beni del mondo. Dove sta la radice di questi problemi?
Affettività e vocazioni
N.02
Marzo/Aprile 1992