Giovani e vocazioni

N.04
Luglio/Agosto 1995

Le ricerche sulla realtà giovanile partono e si propongono di rispondere anzitutto a una serie di interrogativi. Ne propongo una sintesi – così come evidenziati dalla letteratura corrente e così come rimbalzano anche nella nostra riflessione e scambio quotidiano – proprio per invitare noi educatori alla fede ad “andare oltre” ed offrire la “risposta” che ci compete in quanto solo ed essenzialmente annunciatori del “Vangelo della vocazione”.

Chi sono i giovani? Dove vanno? Cosa pensano? Quali sono le motivazioni che li spingono ad assumere comportamenti che possono condurli all’auto annientamento (e anche alla distruzione degli altri), ma pure a impegnarsi generosamente e senza riserve nel volontariato e nel servizio civile? Perché lanciano pietre dall’alto di un cavalcavia contro auto in corsa? Perché uccidono per futili motivi un genitore? Perché si recano allo stadio armati cercando soltanto la rissa? Che cosa si nasconde dietro la loro prepotenza, la loro debolezza, il loro sorprendente candore, il loro amore per la natura e gli animali, il loro vivere in tribù e branchi separati e divisi da un odio profondo e totale? Cosa c’è dietro il loro disperato bisogno di un’omologazione selvaggia? Che significato si cela dietro i sanguinosi riti del sabato sera in cui essi stessi sono vittime sacrificali? Quali sono le loro speranze, i loro sogni, i loro desideri?.

Ed ecco questo numero di Vocazioni che vuole introdurci ed accompagnarci dentro l’universo giovanile – in realtà quello concreto della comunità cristiana in cui Dio ha messo ciascuno di noi educatori alla fede a vivere ed operare – per fare il punto: sul senso della vita nei giovani, riguardo al valore, significatività e progettualità della vita stessa; sul “senso religioso”, da purificare ed educare, che sembra essersi risvegliato in questi ultimi anni tra i giovani; sul cammino da proporre verso una fede cristiana matura a cui devono esser accompagnati, perché si aprano a Dio, Cristo, la Chiesa e l’umanità; sul cambiamento del giovane, se sta davvero cambiando di fronte alla “consacrazione” come scelta totale di vita e quale valore assoluto; sugli orientamenti e i punti nodali della Chiesa, emergenti anche dai Messaggi del S. Padre ai giovani stessi nei vari appuntamenti ecclesiali con loro, in ordine ad una pastorale giovanile-vocazionale; sulle motivazioni che sostengono una vera maturazione vocazionale, le esigenze e requisiti in vista della scelta di vita come risposta alla vocazione al ministero ordinato e di speciale consacrazione; sui processi, tendenze, piste operative nuove, quale risposta della Chiesa perché la pastorale giovanile torni ad essere vocazionale ovvero abbia a cuore la dimensione vocazionale.

In questo numero

Giovani e vocazione

di Italo Castellani
La dimensione vocazionale della vita è connaturale all’uomo credente in quanto tale. Tuttavia “soggetto naturale” di vocazione, sia per motivi teologici che pedagogici, è nella comunità cristiana il giovane credente.Da qui la necessità, di tanto in tanto, di fare il punto su “giovani e vocazione”, a partire dalle trasformazioni sociali…