Avevo appena conosciuto il Direttore del Centro Nazionale Vocazioni – Don Italo Castellani – quando egli mi confidò un desiderio (eravamo nel 1980) che io già da tempo avevo in qualche modo realizzato nella mia esperienza di parroco. Si trattava di iniziare un lavoro sistematico di lettura dei catechismi della CEI con la angolatura squisitamente e specificamente vocazionale che permettesse essenzialmente di avere – da una parte – degli animatori vocazionali capaci di avventurarsi ed utilizzare come “propri” questi strumenti. Dall’altra – aspetto ben più importante della questione che stava così a cuore a Don Italo – di poter dare corpo ad un grande sogno: immaginare ogni catechista capace di diventare animatore vocazionale facendo bene il …catechista.
Accolsi con entusiasmo l’idea. Con P. Morandini, preziosissimo collaboratore dell’Ufficio Catechistico Nazionale, ci dividemmo il lavoro. Io mi incaricai di impostare la prima parte più contenutistico-introduttiva e P. Giuseppe la parte più pedagogica, metodologica, didattica (a dire il vero la parte più ponderosa…). La Elle Di Ci si assunse l’onere della pubblicazione e il nostro umile contributo divenne “La vocazione nel catechismo dei fanciulli”, un opuscoletto di 62 pagine avente per autori sia l’Ufficio Catechistico Nazionale che il Centro Nazionale Vocazioni (Torino-Leumann 1983).
Nella presentazione del compianto Mons. Maverna, allora Segretario Generale della CEI, si leggono parole per allora profetiche ed ancora attualissime. Afferma il presule: “È il servizio più grande e più vero che la catechesi possa offrire ai fanciulli, mentre educa ad una mentalità di fede, per la quale soltanto può nascere la decisione fondamentale di cercare la volontà del Padre e di farsi discepolo di Cristo…”.
Il sogno di Don Italo e mio, di allora, ha continuato a concretizzarsi negli anni attraverso alcuni numeri monografici della rivista ‘Vocazioni’ (cfr. nn. 2/1994 sul catechismo dei giovani 1 “Io ho scelto voi” e 3/ 1996 sul catechismo degli adulti “La verità vi farà liberi”). Con questo numero monografico che abbiamo tra le mani continua la concretizzazione di quel sogno.