In questi anni ho maturato la seguente consapevolezza; la pastorale vocazionale – il cui campo d’azione privilegiato è la comunità cristiana – si arresta alla soglia dei seminari o dei noviziati, ove inizia la “formazione” propriamente detta al sacerdozio e alla vita consacrata. Questo non significa che tra tali luoghi di formazione e la pastorale delle vocazioni non ci siano dei momenti di naturale interazione e proficua collaborazione; la testimonianza di seminaristi, ragazze e giovani in formazione nelle comunità di vita consacrata, è, infatti, preziosa nelle varie proposte di annuncio vocazionale alla comunità cristiana: “va incoraggiata la proposta vocazionale fatta dai giovani chiamati ai loro coetanei. È un’esperienza che si va diffondendo con frutto in numerose diocesi. I seminari e altri istituti formativi possiedono per loro natura un ruolo specifico di evangelizzazione e animazione vocazionale. La loro forza di irradiazione deve manifestarsi sempre più efficacemente”.
Voglio augurarmi che il presente numero di Vocazioni, tematizzato sulle “nuove forme di accompagnamento vocazionale”, offra un preciso contributo sui nuovi percorsi giovanili della ricerca vocazionale.