Vocazione e percorsi di libertà

Proponiamo una scheda di lavoro per approfondire la relazione di S.E. mons. Paolo Martinelli al Convegno Nazionale Vocazioni 2022. Sullo sfondo, la presentazione della scheda tematica annuale, proposta dall’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni per il 2022.

 

 

Prendi il tempo per ritornare sulla relazione di mons. Paolo Martinelli appunta gli elementi che ti sono parsi più interessanti, segna quello che ti ha provocato e fissa ciò che ritieni tu debba maggiormente approfondire.

 

Traccia di lavoro

Dall’Esortazione Apostolica Christus Vivit.

  1. La tua vocazione non consiste solo nelle attività che devi fare, anche se si esprime in esse. È qualcosa di più, è un percorso che orienterà molti sforzi e molte azioni verso una direzione di servizio. Per questo, nel discernimento di una vocazione è importante vedere se uno riconosce in se stesso le capacità necessarie per quel servizio specifico alla società.

 

  1. Questo dà un valore molto grande a tali compiti, perché essi smettono di essere una somma di azioni che si compiono per guadagnare denaro, per essere occupati o per compiacere gli altri. Tutto questo costituisce una vocazione perché siamo chiamati, c’è qualcosa di più di una mera scelta pragmatica da parte nostra. In definitiva, si tratta di riconoscere per che cosa sono fatto, per che cosa passo da questa terra, qual è il piano del Signore per la mia vita. Egli non mi indicherà tutti i luoghi, i tempi e i dettagli, che io sceglierò con prudenza, ma certamente ci sarà un orientamento della mia vita che Egli deve indicarmi perché è il mio Creatore, il mio vasaio, e io ho bisogno di ascoltare la sua voce per lasciarmi plasmare e portare da Lui. Allora sarò ciò che devo essere e sarò anche fedele alla mia realtà personale.

 

  1. Per realizzare la propria vocazione è necessario sviluppare, far germogliare e coltivare tutto ciò che si è. Non si tratta di inventarsi, di creare sé stessi dal nulla, ma di scoprirsi alla luce di Dio e far fiorire il proprio essere: «Nel disegno di Dio, ogni uomo è chiamato a uno sviluppo, perché ogni vita è vocazione».[140] La tua vocazione ti orienta a tirare fuori il meglio di te stesso per la gloria di Dio e per il bene degli altri. Non si tratta solo di fare delle cose, ma di farle con un significato, con un orientamento. A questo proposito, Sant’Alberto Hurtado diceva ai giovani che devono prendere molto sul serio la rotta: «In una nave, il pilota negligente viene licenziato in tronco, perché quello che ha in mano è troppo sacro. E nella vita, noi stiamo attenti alla nostra rotta? Qual è la tua rotta? Se fosse necessario soffermarsi un po’ di più su questa idea, chiedo a ciascuno di voi di attribuirle la massima importanza, perché riuscire in questo equivale semplicemente ad avere successo; fallire in questo equivale semplicemente a fallire».[141]

Vedi anche l’omelia di Papa Francesco ai giovani seminaristi, novizie e novizie del 7 luglio 2013.

Se vuoi condividere con noi le tue riflessioni segui questo link.

 

Per approfondire

«Vedo un ramo di mandorlo» (Ger 1,11)

«La migliore versione di te stesso»

Dello stesso Autore

Paolo Martinelli

Dalla Libreria

https://apostoline.it/cvap/libri/vocazione-e-percorsi-di-liberta/