N.06
Novembre/Dicembre 2019
Dossier
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«La migliore versione di te stesso»
Orizzonti sulla vocazione
«La parola ‘vocazione’ non è scaduta. L’abbiamo ripresa nell’ultimo Sinodo, durante tutte le sue fasi. La sua destinazione rimane il popolo di Dio, la predicazione e la catechesi e, soprattutto, l’incontro personale che è il primo momento dell’annuncio del Vangelo (cf. Evangelii gaudium, 127-129). Conosco alcune comunità che hanno scelto di non pronunciare più la parola ‘vocazione’ nelle loro proposte giovanili, perché ritengono che i giovani ne abbiano paura e non partecipino alle loro attività. Questa è una strategia fallimentare. Togliere dal vocabolario della fede la parola ‘vocazione’ significa mutilarne il lessico correndo il rischio, presto o tardi, di non capirsi più»[1]. In queste pagine vogliamo[2] prendere in mano questa parola, osservarla da differenti angolazioni per riconoscere i motivi che l’hanno resa ‘odiosa’ e riscoprirne i significati. Ai giovani – infatti, ma non solo a loro – il termine non è propriamente chiaro: «occorre, perciò, una maggiore comprensione della…