N.01
Gennaio/Febbraio 2003

La celebrazione della GMPV 2001 a Loreto con le Marche

Una premessa. La strada si costruisce camminando, scriveva Primo Mazzolari. Non è la strada che fa l’incontro, ma io devo camminare se voglio incontrare. Queste parole esprimono chiaramente il ‘binomio’ inseparabile dell’”incontro” e del cammino” che il CRV ha seguito nel preparare e celebrare a Loreto la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Le riflessioni a mo’ di diario “on the road” non mirano solo a raccontare l’evento ma ad offrire tratti di una possibile sinergia tra pastorale vocazionale e giovanile.

 

Un progetto da servire… Come una sinfonia

Meta: 6 maggio 2001.

Abbiamo iniziato nel novembre del 2000 a raccordare i direttori dei CDV e del servizio di pastorale giovanile delle 13 diocesi marchigiane. Se l’obiettivo della pastorale giovanile e vocazionale è un “progetto da servire” per aiutare i giovani ad incontrare Gesù, i sacerdoti per primi si sono incontrati. A “cantiere aperto” è iniziato il lavoro per programmare, preparare e realizzare la sussidiazione che ogni anno offriamo nei tempi forti dell’Avvento e della Quaresima a tutti i giovani della regione.

Nel sussidio dell’Avvento è stata data ufficialità dell’evento vocazionale. Di seguito la notizia è stata portata in Conferenza episcopale locale dal vescovo incaricato. In secondo luogo, ed è stato forse il momento più bello perché è stato un appuntamento annuale di incontro, il raccordare i componenti delle tredici équipe dei CDV. L’appuntamento nel pomeriggio della festa di Cristo Re che ci ha visti nella Cripta dei Santi Pellegrini a Loreto a partire dalla presenza del vicedirettore CNV don Antonio Ladisa, che poi ci ha introdotti nella catechesi, fino alla partecipazione “visibile”(almeno una volta) delle équipe, ha registrato momenti suggestivi caratterizzanti l’intensa partecipazione: l’accensione e lo scambio di una lampada (suggeritaci dal tema: Vocazioni, luce della vita) a significare che la comunicazione del Vangelo della vocazione ha bisogno di una testimonianza di vita da passare: “luce da luce”; l’impegno di portarla nei monasteri di vita contemplativa delle rispettive diocesi.

Nel gennaio 2001, l’incontro con i rettori dei seminari presenti in regione e i responsabili USMI-CISM. In febbraio la consegna del secondo sussidio di preghiera per la Quaresima con all’interno una scheda dove venivano riportati spunti di catechesi sul tema, alcune domande per la riflessione personale e una preghiera “inedita” scritta per l’occasione dall’arcivescovo Mons. Comastri. All’inizio della Quaresima si è incontrato e presentato a tutto il clero con la presenza del relatore Mons. Lambiasi il tema e il programma della GMPV.

La veglia alla vigilia dell’Annunciazione (24 marzo: forte appuntamento vocazionale annuale) portava il tema della giornata. La testimonianza del cardinale Francesco Saverio Van Thuan ha marcatamente evidenziato il tema. In quella occasione i direttori dei CDV hanno consegnato personalmente l’invito.

 

La celebrazione dell’evento

“Tecnicamente” per la preparazione immediata dell’evento sono stati coinvolti i seminaristi, i novizi e postulanti degli istituti religiosi presenti nelle Marche. Di valido aiuto sono state le suore che insieme a P. Alfredo del centro “Giovanni Paolo II”, hanno coordinato e animato la celebrazione eucaristica. La giornata ha fatto convenire i giovani in basilica per la celebrazione eucaristica animata nelle sue parti da ogni diocesi.

Dopo la celebrazione tutti nel Centro Giovanile “Giovanni Paolo II” per il pranzo al sacco e per i più fortunati una “‘porzione di pesce arrostito” donato all’offertorio. Subito dopo pranzo si è dato vita alla festa con la presenza di alcuni testimoni della vocazione e l’intervento di don Luca Bonari, direttore del Centro Nazionale Vocazioni.

 

Come una profezia

La “singolarità” dell’esperienza ha favorito e fatto rinascere uno stile e una coralità delle due pastorali che continua in maniera evidente in alcuni appuntamenti comuni. Ogni giornata mondiale porta con sé una sfida particolare. Fare pastorale vocazionale è riconoscere e promuovere questo processo di comunione che lo Spirito Santo prima di noi e con noi va realizzando. A noi la profezia a continuare.

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