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Autorità e obbedienza nell’accompagnamento vocazionale

Introduzione

Introduzione

Dopo il saluto e il benvenuto di don Michele Gianola, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale vocazionionale, abbiamo già capito, probabilmente, il percorso e il significato di queste giornate che ci vedranno impegnati nella riflessione su una delle dimensioni vocazionali più belle: l’accompagnamento!

 

Come ci ha ricordato il recente Sinodo dei giovani: «Accompagnare per compiere scelte valide, stabili e ben fondate è un serviziodi cui si sente diffusamente la necessità. Farsi presente, sostenere e accompagnare l’itinerario verso scelte autentiche è per la Chiesa un modo di esercitare la propria funzione materna generando alla libertà dei figli di Dio. Tale servizio non è altro che la continuazione del modo in cui il Dio di Gesù Cristo agisce nei confronti del suo popolo: attraverso una presenza costante e cordiale, una prossimità dedita e amorevole e una tenerezza senza confini» (Documento Finale, 91).

Inoltre il Sinodo ci ha anche riportato al fondamento di questo servizio che si svolge sempre in una relazione significativa: «Come insegna il racconto dei discepoli di Emmaus, accompagnare richiede la disponibilità a fare insieme un tratto di strada, stabilendo una relazione significativa. L’origine del termine “accompagnare” rinvia al pane spezzato e condiviso (cum pane), con tutta la ricchezza simbolica umana e sacramentale di questo rimando» (DF, 92).

 

Anche noi vi salutiamo e desideriamo presentarvi nei dettagliil cammino che faremo insieme in questi giorni e per aiutare ciascuno ad entrare in questo movimento con un coinvolgimento totale, senza paura e senza timori. Camminiamo insieme per vivere ciò di cui parliamo: mettersi in gioco diventa essenziale per creare le condizioni di comprensione, di coinvolgimento e di fiducia. Per questo vi chiederemo fiducia e partecipazione fin dall’inizio, a livello personale, di gruppo e di assemblea.

Tutto in questo seminario è importante e formativo!Non ci sono spazi in cui non si possa sperimentare …«l’autorità e l’obbedienza nell’accompagnamento vocazionale», il nostro prima di tutto!

Non sarete lasciati soli, ma avrete accanto a voi diverse persone con differenti ruoli per poter camminare senza paura: i relatori, i tutor dei gruppi, il personale della segreteria, i colleghi dei gruppi stessi, i vari responsabili del convegno…. a partire da don Michele e da noi che ci mettiamo a completa disposizione vostra.

 

  • Un seminario in tre tappe: tre anni di riflessione alla luce dei consigli evangelici

Prima di tutto non possiamo dimenticare il percorso di questo Seminario che è più ampio dei giorni che trascorreremo qui insieme. Infatti si comprende e si arricchisce pensando al triennio nel quale è stato pensato: l’accompagnamento attorno alla polarizzazione delle virtù teologali e dei consigli evangelici. Dunque: fede e obbedienza (2019), speranza e povertà (2020), carità e castità (2021).

Un itinerario triennale che ha per radice la questione antropologica, il mutamento culturale nel quale siamo immersi e sembra cambiare i paradigmi di base. Il focus è sull’uomo aperto allo Spirito e su come accompagnare il suo sviluppo di crescita e di trasformazione nella «conformazione a Cristo», coscienti che la Grazia è sempre all’opera e incontra la nostra umanità.

La domanda che accompagna questo itinerario è: come accettare quest’opera di Dio in un tempo di forti mutazioni e quali attenzioni favorire, quali ostacoli evitare, quali punti di forza individuare e seguire?

 

  • Focus di riferimento per …non perdere la strada:

Per non perderci in questa riflessione sarà importante non dimenticare i vari «Focus» delle giornate che orientano e danno qualità e spessore alla riflessione.

Focus antropologico. È il primo focus che ci permette di comprendere «come la cultura cambia e conoscere i paradigmi antropologici di base». In questo ci aiuterà il professore Luigino Bruni, ordinario di economia politica alla LUMSA.

Focus sull’accompagnatore.Il secondo focus sarà sull’accompagnatore per capire e «fare luce sulle dinamiche dell’esercizio del proprio potere». Saremo accompagnati in questa comprensione dal maestro dei novizi dei gesuiti, Padre Agostino Caletti.

Focus sull’accompagnato. Il terzo focus sarà di conseguenza sull’accompagnato. Una riflessione sul «bisogno di essere accompagnati» che appartiene a tutti. Ci aiuterà a capire questo bisogno don Emilio Gnani, psicologo e psicoterapeuta del seminario di Milano.

Focus sulla relazione. Il quarto focus sulla relazione ci permetterà di comprendere in profondità le dinamiche «della relazione di accompagnamento tra maturità e dipendenza». Sarà suor Bruna Zaltron ad accompagnarci in questa comprensione, psicologa e docente UPS e Claretianum.

 

  • Un seminario esperienziale

Come già abbiamo ricordato e qui riconfermiamo, il Seminario avrà una forte componente esperienziale. Non si potrà essere soltanto ascoltatori di relazioni o interventi vari, ma protagonisti, soggetti attivi e coinvolti totalmente nella struttura dinamica del Seminario. Queste giornate non ci porteranno a comprendere tutto, ma certamente ci apriranno orizzonti capaci di valorizzare la potenzialità di queste stesse giornate.

 

  • Un seminario con ampi spazi di tempo personale per la preghiera

La novità del Seminario di questo anno è certamente il grande spazio che si vuole dare alla preghiera e alla riflessione personale. Come vedete dal programma ogni giorno saremo guidati nella Lectio Divina che aprirà i nostri lavori. A seguire non ci saranno subito i lavori di gruppo o le relazioni, ma un tempo prolungato di preghiera personale. A cosa servirebbe una riflessione senza una vita vissuta in intimità con Colui «che ci ama, ci salva e vive»?(cfr. Capitolo IV Christus vivit).

 

Il Sinodo ha ricordato con chiarezza che «Per poter svolgere il proprio servizio, l’accompagnatore avrà bisogno di coltivare la propria vita spirituale,alimentando il rapporto che lo lega a Colui che gli ha assegnato la missione» (DF, 103).

 

E anche nell’Esortazione Apostolica Christus vivit il papa lo ricorda con forza ai giovani e a ciascuno di noi che senza Gesù è difficile essere liberi e gioiosi.

Ecco alcuni esempi:

 

124.Colui che ci colma della sua grazia, Colui che ci libera, Colui che ci trasforma, Colui che ci guarisce e ci conforta è qualcuno che vive. È Cristo risorto, pieno di vitalità soprannaturale, rivestito di luce infinita. Per questo San Paolo affermava: «Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede».

 

141.La strada è Gesù: farlo salire sulla nostra “barca” e prendere il largo con Lui! Lui è il Signore! Lui cambia la prospettiva della vita. La fede in Gesù conduce a una speranza che va oltre, a una certezza fondata non soltanto sulle nostre qualità e abilità, ma sulla Parola di Dio, sull’invito che viene da Lui. Senza fare troppi calcoli umani e non preoccuparsi di verificare se la realtà che vi circonda coincide con le vostre sicurezze. Prendete il largo, uscite da voi stessi».

 

158.Cercare il Signore, custodire la sua Parola, cercare di rispondere ad essa con la propria vita, crescere nelle virtù, questo rende forti i cuori dei giovani. Per questo occorre mantenere la “connessione” con Gesù, essere “in linea” con Lui, perché non crescerai nella felicità e nella santità solo con le tue forze e la tua mente.

 

Alla luce anche di questi inviti di papa Francesco, vi invitiamo a vivere con responsabilità il tempo della preghiera personaleper un incontro calmo, profondo e non frettoloso con Cristo.

 

 

  • Contenuto della cartellina e Orario del seminario

Prendiamo visione dei materiali che avete in cartellina e dell’orario …. anche se sarete incoraggiati varie volte … dai sottoscritti a rispettare queste indicazioni!!!

 

 

  • Metodologia: preghiera, gruppi, assemblee, esperienza spirituale, fraternità…

Abbiamo già accennato, ma ribadiamo la modalità metodologica del Seminario che ci vedrà impegnati a lavorare ogni giorno con queste precedenze:

 

  • Spazio per Dio con la Lectio e la preghiera personale
  • Spazio per il lavoro di Gruppo accompagnati dai tutors
  • Spazio per l’ascolto del relatore
  • Spazio per fare sintesi nella celebrazione eucaristica serale
  • Spazio per l’esperienza spirituale comunitaria: in vari luoghi di fraternità per conoscere e comprendere l’«obbedire in un cammino comunitario»
  • Spazio del venerdì mattina per approfondire e chiarire nel dialogo con i relatori

 

Di volta in volta poi vi preciseremo le modalità di incontro e anche i luoghi dove svolgeremo i vari laboratori. Ci sono alcuni ambienti però che fin dall’inizio ci devono essere famigliari ….. chiesa, sala incontri, refettorio …..