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Nell’amore di Cristo e nell’obbedienza

Riportiamo qui un testo di Baldovino di Ford, tratto dall’opera La vita comune, nel quale si raccontano il senso, la bellezza e le esigenze della vita comune. 

 

“[…] Nulla vi è di disordinato, di confuso, nulla che sia estraneo all’ordine o all’obbedienza, nulla che sia trattenuto di nascosto con l’intento di appropriarsene. Tutto è evidente e chiaro; quel che è proprio di ciascuno è comune a tutti in virtù della comunione dell’amore e dell’amore della comunione. Radunati nell’unico tempio, esultano unanimi in Dio; chini tutti assieme sul libro di vita, leggono, meditano e contemplano; attorno all’unica mensa si saziano dello stesso cibo. In quel luogo in cui tutto attorno a loro è armoniosa quiete, si raccolgono assieme in se stessi, e nessuno si dedica nella singolarità a opere che possano turbare o contrastare la pace comune, l’obbedienza, l’ordine. Così è la felice, splendida società dei cittadini del cielo che vivono in comunità.

[…] Chi infatti, nell’amore di Cristo e nell’obbedienza, si unisce alla società che è la chiesa entra a far parte di quella sorte di cui è scritto: Il Signore non lascerà pesare lo scettro degli empi sulla sorte dei giusti (Sal 124,3). I giusti, ovunque siano, vivano soli o in comunità, per l’unità che è data dalla pace della chiesa, per la comunione che nasce dall’obbedienza e dalla carità sono membra dell’unico corpo e non sopportano divisione alcuna.”

(Baldovino di Ford, La vita comune, IV.6)