N.03
Maggio/Giugno 2023

Eunuchi e sposi

Alcune suggestioni, nella linea dell’antropologia biblica

Nelle prime pagine della Scrittura si narra come l’uomo sia creato da Dio in modo conforme alla sua «immagine» (zélem nel TM, il testo masoretico ebraico; eikṓn nella versione greca della LXX) e «somiglianza» (TM: demût; LXX: homòiōsis)[1]. Nell’ottica cristiana, l’artefice della realizzazione ultima di questa dinamica si manifesterà nel Signore Gesù, modello e perfezionatore dell’uomo, secondo il cuore del Padre e nella piena comunione con lui. Come infatti l’impianto antropologico, privo del soffio divino, non è altro che «polvere della terra» (Gen 2,7) e rimane destinato a ritornare tale (Gen 3,19), tanto più è dell’uomo che non viene rigenerato e trasformato dalla vitalità del Risorto e dalla potenza del suo Spirito. È suggestivo in tal senso quanto avviene la sera di Pasqua, in occasione del primo incontro del Risorto con i suoi: Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando…

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