Il cammino sinodale fin qui svolto, con il tempo dedicato all’ascolto nella fase narrativa, e ora proiettato alla fase sapienziale, sta facendo affiorare la bellezza, la ricchezza e, paradossalmente, la vitalità delle Chiese che sono in Italia. Grazie anche a questo percorso si ha avuto la possibilità di riscoprire la preziosità del volto della Chiesa. Dall’esperienza vissuta traspaiono, in filigrana, la passione e il desiderio di Chiesa nella sua essenza più profonda. È vero che l’ascolto è stato fondamentalmente vissuto da chi già vive l’esperienza ecclesiale. Questo aspetto, però, non è da percepire come limite ma, se mai, come un’opportunità. Si è toccato con mano il sensus fidei fidelium: in altri termini, traspare un volto di chiesa riconducibile al Concilio Vaticano II. Per questo, la sinodalità non è semplicemente una questione di metodo, di strutture o una semplice riflessione sul come organizzarsi meglio. Questa prospettiva, non va mai dimenticato, può…