L’amore di Benedetto XVI per Sant’Agostino è conosciuto da tutti: la sua prima tesi di dottorato l’ha dedicata proprio ad un tema ecclesiologico riguardante Sant’Agostino, e anche nella sua prima enciclica Deus Caritas Est – ho provato a fare una conta – su 38 citazioni, 12 sono dei Padri, ben quattro, diciamo “strategiche”, sono proprio di Sant’Agostino. Già Giovanni Paolo II, nel 1986, dedicò una Lettera Apostolica a Sant’Agostino nel milleseicentesimo anniversario della sua conversione: penso che anche voi avrete avuto modo di leggerla a suo tempo. Quest’anno siamo al milleseicentoventesimo anniversario del suo Battesimo.
Un altro motivo d’attualità di questa figura è di tipo culturale. Forse anche voi saprete che c’è stata una riscoperta, anche in ambienti non sospetti, di questa grande figura: un attore come Gérard Depardieu, nel 2003, ha riscoperto Sant’Agostino, in particolare Le Confessioni, e da allora si è messo a leggerle in luoghi solenni come la Cattedrale di Notre Dame a Parigi, la Cattedrale di Strasburgo, la Cattedrale di Toulouse. Nel 2005 è venuto nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, dove Umberto Eco faceva il commento dei testi, e l’anno successivo aprì la serie di serate sui tempi d’Agostino, che l’Università Cattolica dedicò appunto a questo grande maestro spirituale.
C’è un terzo motivo – permettetemi di dirlo – personale, che mi ha fatto sorridere. Proprio tre settimane fa un giovane, lontano da un cammino di fede, è venuto a fare due chiacchiere e mi ha detto che ad un certo punto dentro di sé sentiva una grande sete, non capiva di che cosa. Gli sembrava sete di grande, di alto, di immortale: sete di Dio. E allora è andato in una libreria e ha comprato Le Confessioni di Sant’Agostino; si è messo a leggerle e da lì il suo cammino ha cominciato a decollare, fino a diventare un cammino ecclesiale significativo.
Mi sembrava un viatico per questo Seminario sulla direzione spirituale.
Se quest’anno, come Chiesa italiana, il Centro Nazionale Vocazioni, ha invitato a tenere come immagine di riferimento l’immagine della sinfonia – La tua vita per la sinfonia del sì – in questa grande sinfonia di sì, che la Chiesa da 2000 anni suona in sintonia con il suo Signore, in forza dello Spirito, Agostino ha davvero un timbro, una nota estremamente ricca, straordinariamente attuale.
Il Seminario su cui ci cimenteremo in questi giorni, ha come titolo: Accompagnare i giovani tra desideri del cuore e sete di Dio, alla scuola di Sant’Agostino.