Di quale “sì” parliamo, verso cui si chiede al giovane non solo di convergere insieme agli altri con il proprio “sì” in una sorta di sinfonia, ma di essere disponibile addirittura a donare la vita?
É innanzitutto il “sì” di Gesù Cristo: Colui che possiede la stessa fedeltà di Dio; Colui nel quale la fedeltà di Dio si svela completamente. “Il Figlio di Dio, Gesù Cristo non fu “sì” e “no”, ma in Lui c’è stato il “sì”. E in realtà tutte le promesse di Dio in lui sono divenute “sì”. Per questo sempre attraverso lui sale a Dio il nostro Amen per la sua gloria” (2Cor 1,19-20).
In Cristo, noi possiamo incontrare un sì continuo e totale, senza ambiguità o contraddizioni: un sì che esclude completamente il no. É il sì del Padre che nell’Unigenito ha mantenuto tutte le sue promesse fatte ad “Abramo ed alla sua discendenza per sempre”. La conseguenza è che anche l’uomo può dire il suo sì che è risposta all’amore del Padre e lode della grazia donataci da Lui in Cristo per mezzo dello Spirito.