E’ essenziale vivere con fermezza e tenacia la decisione di mettersi in cammino. Ciò significa uscire dalle abituali sicurezze in cui noi viviamo, sapendo di dover rinunciare a parecchie comodità, perché c’è una meta da raggiungere. Questo fa la differenza tra il pellegrino e il nomade. E’ come l’uccellino che lascia il suo ramo e il suo nido, che gli dà sicurezza, per cominciare a volare e a librarsi alto nel cielo. Uscire, partire, abbandonare: lentamente la paura si scioglie, come le nebbie del mattino al primo sole che riscalda.
Viaggiatori viaggianti
N.01
Gennaio/Febbraio 2014