N.04
Luglio/Agosto 2004

Non voi avete scelto me, io ho scelto voi! Scegliere è rispondere!

“Una cultura pluralista e complessa tende a generare dei giovani con un’identità incompiuta e debole con la conseguente indecisione cronica di fronte alla scelta vocazionale. Molti giovani… appaiono dispersi… Per questo hanno paura del loro avvenire, hanno ansia davanti ad impegni definitivi… Fa un’immensa tristezza incontrare giovani… in cui sembra spenta la voglia di vivere, di credere in qualcosa, di tendere verso obiettivi grandi, di sperare in un mondo che può diventare migliore anche grazie ai loro sforzi. Sono giovani che sembrano sentirsi superflui nel gioco o nel dramma della vita, quasi dimissionari nei confronti d’essa, smarriti lungo sentieri interrotti e appiattiti sui livelli minimi della tensione vitale. Senza vocazione, ma anche senza futuro, o con un futuro che, tutt’al più, sarà una fotocopia del presente”.

Così Nuove Vocazioni per una Nuova Europa (cfr. 11c) sottolinea alcune difficoltà vocazionali che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno meritato l’attenzione di un’intera giornata di studio del Consiglio Nazionale di Primavera. Con alcuni esperti ci siamo posti alcune domande. Cosa significa questa realtà nei nostri contesti pastorali? Se ne tiene sufficiente conto? Quale attenzione educativa, e perciò propositiva, per non ricadere nel solito lamento? Come aiutare a trovare motivazioni sufficienti per fondare una scelta di vita? Cosa significa per l’educatore discernere le motivazioni? Quali motivazioni? Quale annuncio dei valori cristiani e in esso dei valori vocazionali viene offerto nelle nostre comunità ecclesiali? È sufficiente l’offerta catechistica e formativa oppure si sta diluendo, tranne che nei cammini parziali ma impegnativi dei gruppi (movimenti e associazioni)? Cosa aggiunge la proposta vocazionale alla pastorale giovanile per la formazione dell’identità ideale del giovane? Quali traguardi sono da privilegiare? Chi stabilisce questi traguardi? Quali caratteristiche devono avere gli itinerari formativi/vocazionali per far crescere delle motivazioni vocazionali stabili che rendono stabili le scelte vocazionali? Quale senso religioso minimo deve esserci perché la scelta vocazionale decolli?

Le risposte che abbiamo tentato di dare – corredate da alcune significative esperienze – formano i contenuti di questo numero di Vocazioni. Appare evidente che è comunque un argomento da riprendere…