N.06
Novembre/Dicembre 2009

Testimoni dell’Assoluto

Ho una bella notizia! Quante volte desideriamo che qualcuno ci incontri e ci dica qualcosa di rasserenante per la nostra vita e il nostro cuore. Quante volte ci mettiamo di fronte ad un TG (in qualche caso siamo davvero di fronte ad uno tsunami di notizie e di fatti segnati da negatività, violenza e morte), al punto che si insinua in noi un senso di sconcerto e di sottile angoscia, che avvolge tutta la nostra sensibilità.

Ho una bella notizia! È così raro sentircelo dire…

Qualche giorno fa mi trovavo su un autobus a Roma; con me, al capolinea, era salito un giovane ragazzo, di circa 15-16 anni, che si stava recando a scuola con il suo zainetto carico di libri. Alcune fermate dopo, salì un altro amico. Quando lo vide, gli si illuminò il volto e pronunciò una frase che in quel momento mai mi sarei aspettato di sentir risuonare lungo il tragitto di un bus, a Roma, alle 8.00 del mattino: «Davide, ho una bella notizia!». «Quale?», rispose il suo amico stupito. In maniera studiata e furba egli lasciò qualche attimo di silenzio: «È ancora top secret – aggiunse – oggi non c’è compito in classe!».

Vedevo sui loro volti il sorriso di chi sta sperimentando la bellezza di una notizia che libera il cuore da qualcosa di pesante.

Questo numero di «Vocazioni» propone il tema della prossima GMPV 2010: “Ho una bella notizia! Io l’ho incontrato…”. Esso declina il messaggio di Benedetto XVI: “La testimonianza suscita Vocazioni”.

Il vero “testimone” non guarda all’esito della sua missione e del suo servizio, ma cerca di proporre in maniera semplice e appassionata la propria testimonianza di vita. Questa è la grande, bella notizia di cui tutti abbiamo bisogno.

Una testimonianza che è relazione e non semplicemente annuncio di parole. Una testimonianza che è presenza, là dove i nostri giovani vivono e dove le nostre famiglie sperimentano la precarietà e la fatica di un cammino educativo, e non semplicemente un passare accanto, perché abbiamo paura di coinvolgerci troppo.

Una testimonianza che è incontro con una esperienza bella o una persona bella e fa divenire questa bellezza qualcosa da raccontare, perché ci tracima dal cuore.

Paul Ricoeur, nel suo libro L’ermeneutica della testimonianza, ci propone tre sentieri di riflessione.

1) La testimonianza storica ci aiuta a cogliere il senso del vissuto precedente a noi stessi, per abilitarci a vivere meglio il nostro presente e a progettare il futuro.

2) La testimonianza giuridica ci porta a raccontare quello di cui, volontariamente o meno, siamo stati osservatori e spettatori, per stabilire il dato di verità negli eventi, spesso tragici, della vita stessa.

3) La testimonianza dell’Assoluto ci permette di diventare narratori di un incontro (quello della nostra vocazione) che ha cambiato radicalmente la nostra esistenza.

Così la Vocazione diviene una vera risorsa di vita e la vita torna ad essere Vocazione.

In occasione dell’Anno Sacerdotale, come CNV abbiamo elaborato una semplice iniziativa chiamata: “Lampada per l’anno sacerdotale”.

«Ai suoi parrocchiani il Santo Curato insegnava soprattutto con la testimonianza della vita. Dal suo esempio i fedeli imparavano a pregare, sostando volentieri davanti al tabernacolo per una visita a Gesù Eucaristia… “Si sa che Gesù è là, nel santo tabernacolo: apriamogli il nostro cuore…”».

Desideriamo interiorizzare e rendere vive queste parole che il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato alla Chiesa, nella lettera di indizione dell’Anno Sacerdotale, aprendo il nostro cuore nella preghiera per tutti i Sacerdoti.

La “Lampada per l’anno sacerdotale” è una proposta da vivere ogni prima domenica del mese, da gennaio a giugno 2010.

Suggeriamo di accendere, nella celebrazione della S. Messa festiva, all’inizio o al momento della preghiera dei fedeli, una lampada (un cero, una candela…), come simbolo della preghiera che rivolgiamo al Signore per chiedere vocazioni al Sacerdozio ministeriale e per sostenere coloro che già si sono incamminati in questa scelta di vita. Siamo certi che la forza di testimonianza del ministero presbiterale si esprime con pienezza nell’essere annuncio e proposta di tutte le Vocazioni e dona impulso e creatività alle comunità cristiane per essere grembo fecondo del Vangelo della Vocazione.

In ogni prima domenica del mese si può utilizzare la specifica intenzione di preghiera, già elaborata dal CNV, unita alla preghiera di Benedetto XVI per l’Anno Sacerdotale.

La comune certezza è che il Signore sa trarre grandi frutti anche da un piccolo seme e da ciò nasce l’auspicio a pregare nelle nostre parrocchie, nelle rettorie, nelle comunità consacrate e nei seminari per tutti i Sacerdoti, in questo anno a loro dedicato.

Tutto ciò può far maturare una sensibilità più spiccata verso una “coscienza vocazionale” e verso ogni Chiamata.

Questo si realizza se anche attraverso il passaparola delle lettrici e dei lettori di «Vocazioni» un semplice segno trova accoglienza fattiva e concreta in ciascuno di noi e nelle nostre comunità.

Auguro a ciascuno di riscoprire la letizia e la beatitudine della preghiera e della testimonianza, facendo nostre le parole di frère Roger:

«Tu che aspiri a vivere rischiosamente a causa del Vangelo

e di Gesù Cristo,

ti chiederai ogni giorno che cosa significhi la sua parola:

“Colui che vuol salvare la propria vita, la perderà”.

Un giorno capirai il significato di quell’Assoluto…

Come giungere a capirlo? Cerca, cerca e troverai».

(da Stupore di un amore di frère Roger Schutz)