N.06
Novembre/Dicembre 2019

L’epigenetica e la vocazione di Eliseo

Non solo una questione di DNA

È sempre più difficile, nel mondo in cui viviamo, cercare di conciliare scienza e fede, ragione e sentimento, testa e cuore. Anche nelle nostre scelte quotidiane. Passando per il nichilismo e la deriva positivista abbiamo assistito all’affermazione della tecnocrazia e ci siamo sbarazzati di tutto ciò che è scomodo, di tutto ciò che non può essere compreso con i parametri della ragione, di tutto ciò che trascende l’umano e, in ultima analisi di Dio. Eppure, se guardiamo indietro nella storia, tutti i più grandi scienziati - da Galileo ad Einstein - hanno espresso un profondo senso religioso, quasi “mistico”, dinanzi al mistero della Creazione, arrivando ad affermare che scienza e fede altro non sono che due facce, inscindibili, della stessa medaglia. Da una parte la scienza ci dice il “come” (Com’è nato l’universo? Com’è nata la vita sulla terra?); dall’altra la fede ci spiega il “perché” (Perché è nato l’universo?…

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