N.03
Maggio/Giugno 2020

Accompagnamento

I rischi e la bellezza

La lettera di Giacomo si apre con un’esortazione a chiedere a Dio la Sapienza. L’accento è messo sul modo in cui tale richiesta va fatta: «Con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. Un uomo così… è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni» (Gc 1,6-8). L’accento sull’indecisione torna nel cap. 4: «Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi… uomini dall’animo indeciso santificate i vostri cuori» (Gc 4,8). Questi versetti della lettera di Giacomo possono scoraggiare, eppure sembra che colgano un aspetto di verità oggi nel popolo di Dio, almeno in quanti desiderano prendere sul serio il proprio cammino spirituale alla sequela del Signore Gesù. Nell’esperienza quotidiana, si ha l’impressione di incontrare persone disorientate, ossia, in termini più pastorali (ed esistenziali), la tendenza a una certa fuga dalle responsabilità, o delega della capacità di decidere, e decidersi. Il riferimento…

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