Da più di un anno la guerra è entrata di nuovo nelle nostre case. All’inizio non pensavamo ad altro, oggi rimane sullo sfondo nelle notizie che si susseguono nel corso dei mesi. Eppure, non possiamo non pensarci. Il documentario Barbiana ’65 può aiutarci a riflettere e a pensare insieme. Infatti, la storica Vanessa Roghi scrive: «Da Barbiana, nel 1965, parte un invito alla disobbedienza rivolto ai parroci militari. Un testo, pubblicato dal periodico comunista Rinascita e ricordato come L’obbedienza non è più una virtù, che porterà in tribunale don Milani e gli causerà addirittura una condanna dopo la morte» (Roghi, 2017).

Un testo controverso e necessario che smuove ancora oggi le coscienze di tutti e tutte noi e che portò nel dicembre dello stesso anno della sua pubblicazione (il 1965 appunto) il regista Angelo D’Alessandro a cercare Don Lorenzo Milani (1923-1967) per un’inchiesta sull’obiezione di coscienza. Il documentario nasce dal recupero di quel materiale, ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del padre, ed è l’unico documento esistente, inedito, nel quale il parroco è in scena con le sue parole, il suo volto e soprattutto la sua scuola.

Il Labs online propone una serie di approfondimenti a partire dal documentario per studiare in gruppo la figura di Don Milani nell’anno del centenario della sua nascita al fine di imparare a contestualizzare storicamente i fenomeni che appaiono immutabili, da quello della guerra a quello della dispersione scolastica e intravvedere possibilità di cambiamento.