Nel nostro impegno di educatori, di accompagnatrici e accompagnatori vocazionali, siamo chiamati spesso a curare le ferite di coloro che ci
affidano la loro vita e il loro cuore; ma non possiamo fare questo, se Qualcuno non ha curato le ferite che ciascuno di noi porta dentro di sé.
Quali sono le nostre ferite? Le potremmo chiamare con molti nomi: alienazione, separazione, perdita, isolamento, solitudine; ecco, credo
che la parola “solitudine” esprima, meglio di altre, quello che ciascuno di noi può vivere e ciò di cui siamo chiamati a farci carico, nel cammino con gli altri.
Io… faccio la via con te
N.03
Maggio/Giugno 2014