N.06
Novembre/Dicembre 2008

Incontro del CRV della Sicilia

Sabato 11 ottobre 2008 la Commissione del CRV di Sicilia, allargata agli animatori diocesani, è convenuta a Pergusa per incontrarsi con il direttore del CNV, don Nico Dal Molin.

Hanno partecipato ai lavori i rappresentanti delle diocesi di Agrigento, Caltagirone, Catania, Caltanissetta, Cefalù, Messina, Nicosia, Noto, Patti, Piazza Armerina, Ragusa, Siracusa e Trapani.

La motivazione di tale incontro ci è stata offerta dallo stesso don Nico all’inizio della giornata: rendere il CNV e i CDV una realtà di “ascolto” e di “servizio” per la crescita di una cultura vocazionale, che vada oltre le logiche efficientistiche e/o di conservazione.

Dopo un breve, ma significativo momento di preghiera e di conoscenza tra di noi, ci siamo addentrati nella trattazione, aiutati da don Nico a riflettere sul modo di intendere e di fare Pastorale Vocazionale oggi.

Senza voler fare la sintesi di una presentazione piuttosto ricca e profonda offertaci da don Nico, possiamo dire che sono emersi alcuni importanti aspetti riguardanti sia la figura dell’animatore vocazionale sia il servizio che la Pastorale Vocazionale svolge all’interno delle Diocesi.

Particolarmente suggestiva l’immagine dell’animatore/trice vocazionale quale collaboratore della beatitudine dei giovani. Prendendo spunto, infatti, dalla pericope di 1Cor 1, 24, don Nico ci ha ricordato che l’animatore/trice vocazionale è chiamato a collocarsi accanto ai giovani per vi-vere una compagnia amica e solidale nel divenire, insieme ad essi, collaboratori della loro gioia.

Certamente, per compiere questa “missione”, l’animatore deve essere provvisto di tre gemme d’inestimabile valore: competenza, credibilità e gratuità. Lavorare per la beatitudine dei giovani, richiede, infatti, un infinito rispetto dell’altro, nella consapevolezza che i giovani sono strattonati da una miriade di proposte e che quindi mancano spesso della capacità di sintesi; travolti dal “tutto e subito”, fanno fatica ad affrontare le scelte che richiedono definitività.

La Pastorale Vocazionale deve essere consapevole di dover affrontare tali fatiche dei giovani e soprattutto deve essere in grado di fronteggiare la fatica della comunione: da soli si può essere più efficienti, ma non più efficaci!

Ecco, allora, che emerge preponderante la sfida della pastorale unitaria, l’imprescindibile necessità cioè di un coordinamento tra le varie pastorali, specie tra quella vocazionale, giovanile e familiare, perché si diffonda la cultura vocazionale e ognuno giunga a discernere la “forma di vita” in cui è chiamato a spendere la propria libertà e creatività.

Affiora, così, lo stile della Pastorale Vocazionale:

– una pastorale della testimonianza semplice e credibile;

– una pastorale della comunione, che sappia proporre anche dei luoghi-segno della vita come vocazione all’interno delle chiese diocesane;

– una pastorale della quotidianità che dia continuità ai “grandi eventi”;

– una pastorale dell’ascolto che sia vera prossimità;

– una pastorale della verità e libertà del cuore.

L’incontro si è concluso con delle proposte di lavoro per i CDV presenti, in cui la priorità della formazione dei direttori e delle équipes è stata condivisa da tutti.

La giornata ha visto anche momenti di condivisione delle iniziative più significative dei CDV della Sicilia: ciò ha permesso una più ampia conoscenza tra i convenuti ed uno scambio di esperienze sicuramente proficuo e lodevole, proprio in linea con l’auspicata comunione e collaborazione. Effettivamente, è stato un giorno di grazia, impegnato e, al tempo stesso, vissuto nella distensione e nella gioia della fraternità, arricchita dalla presenza del Vescovo di Ragusa, Sua Eccellenza Mons. Paolo Urso, incaricato della C.E.SI. per le vocazioni.

Un grazie di cuore a don Nico Dal Molin, che già solo con la sua presenza, insieme al vicedirettore don Leonardo D’Ascenzo e ai collaboratori della segreteria del CNV, Maria Teresa Romanelli e Salvatore Urzì, è stato in mezzo a noi testimone di comunione e fraternità e con la sua competenza ci ha incoraggiati a continuare con amore, gioia, slancio ed umiltà il cammino intrapreso.