N.06
Novembre/Dicembre 2008

Vino nuovo in otri vecchi?

 È questo l’ultimo numero della Rivista “Vocazioni” per l’anno 2008. Di solito, negli ultimi tempi, esso era dedicato ad una carrellata di presentazione dei vari Sussidi, predisposti dal CNV per la successiva GMPV.

Questa scelta editoriale rappresentava un’ottima opportunità per farsi un’idea globale di quello che sarebbe stato il materiale di lavoro proposto per gli appuntamenti della pastorale vocazionale. Eppure, nel confronto emerso tra di noi, ci sembrava che questo fosse certamente un aiuto, ma non più sufficiente. Sentivamo tutti la necessità di poterci affidare ad ulteriori riflessioni, che ci aiutassero a scavare più in profondità nel tema della Giornata, che quest’anno si propone con le incisive e incoraggianti parole di Paolo al suo fedele amico e discepolo Timoteo: “So in chi ho posto la mia fiducia”.

Avvertivamo l’urgenza di avere un orizzonte ampio in cui collocare questa riflessione, per poi dare il “la” a tutte le proposte di cammini vocazionali che fioriscono con creatività, con attenzione concreta al vissuto, ma soprattutto con amore e con passione, dentro le nostre Chiese locali.

L’opportunità del Convegno Vocazionale di Gennaio 2009 è un’occasione straordinaria per aprire gli orizzonti su aspetti cruciali del nostro impegno vocazionale. I relatori che abbiamo coinvolto in quest’avventura possono aiutarci a respirare una boccata di ossigeno e di aria pura e sono una garanzia assoluta di uno sguardo aperto su tutto l’orizzonte e di un volo ad alta quota che quasi ci mette i brividi addosso.

Da Mons. Bregantini, con la sua esperienza vissuta nella Locride, alla dott.ssa Paola Bignardi, con la sua storia di donna profondamente coinvolta nelle fatiche e nelle speranze del cammino ecclesiale; da un amico inossidabile come P. Amedeo Cencini, con la sua carica di sapienza e di umanità, al Card. Angelo Comastri, con la sua profondità spirituale e la sua calda paternità, sino ad una voce per noi nuova: quella di mons. Mariano Crociata, nuovo Segretario generale della CEI, che vuole farci sentire il cammino di sostegno e di condivisione dei nostri Vescovi e di tutta la Chiesa italiana in un servizio come il nostro, talvolta avaro di gratificazioni umane e di frutti tangibili.

C’é poi la presenza degli amici della Pastorale Familiare e Giovanile, per confermare e mettere in rampa di lancio la sfida della “pastorale integrata” a cui c’interpella il Convegno di Verona.

Questo numero di “Vocazioni”, dunque, è parte integrante della nuova proposta di pubblicazioni vocazionali (… i nostri “Sussidi”), che scoprirete profondamente rivisti nella novità dei contenuti, oltre che in una creativa veste grafica.

È stato uno sforzo notevole, che ci ha visto coinvolti insieme, non in una superficiale (e forse sterile) operazione di “lifting esteriore”, ma in un ripensamento profondo e condiviso, per aiutarci a vivere con cuore vigilante tutto ciò che può incentivare la passione e la diffusione per l’annuncio di ogni vocazione.

Un grazie riconoscente e fraterno va ai collaboratori che si sono coinvolti nelle riflessioni di questo numero della Rivista, con la loro mirata competenza e disponibilità: da vari punti prospettici (biblico e filosofico, psicologico, teologico e spirituale), essi ci permettono di cogliere le sfaccettature diverse, preziose e spesso misteriose, del grande dono della fiducia.

Tuttavia, un grazie sincero va in particolare a ciascuno di Voi, che operate con grande generosità per essere “buoni seminatori del Vangelo della chiamata”, pur incontrando spesso la resistenza di terreni aridi e stepposi.

Parafrasando la parabola evangelica (Mt 9,17), dovremmo dire che il vino che ci viene offerto è davvero “vino nuovo e buono”. Sapremo noi abbandonare i nostri “otri vecchi e screpolati” per accoglierlo e gustarlo con cuori rinnovati?