N.01
Gennaio/Febbraio 2009

L’essenziale è… lavorare con amore

Cosa significa lavorare con amore?

Significa tessere con fili tratti dal cuore,

come se la stoffa fosse destinata a vestire l’essere amato.

Significa costruire una casa con passione,

come se l’essere amato dovesse abitarvi.

Significa spargere semi con tenerezza e mietere con gioia,

come se l’essere amato dovesse mangiarne il frutto”.

 

Carissimi lettori e lettrici di «Vocazioni», sono suggestive le parole del poeta libanese Kahil Gibran Kahil, per presentare il primo numero del 2009, in una profonda rielaborazione di contenuti e con una più armoniosa veste grafica. «Vocazioni» è nata circa 30 anni fa; porta con sé un bel pezzetto di storia, legata a cambiamenti profondi nella cultura, negli stili di vita, nel modo di capire e di vivere il nostro essere Chiesa e l’annuncio della pastorale vocazionale.

Già a partire dal primo direttore del CNV, Don Castagnetti, quando essa era poco più che un ciclostilato, sino al salto di qualità fatto con Mons. Castellani prima e Mons. Bonari poi, «Vocazioni» è stata un po’ la nostra “stella polare”, ha tenuto dritto il timone per orientare la navigazione e non lasciarla in balìa né del piccolo cabotaggio né di una improvvisata navigazione a vista. A loro il nostro grazie sincero e affettuoso.

In questo nuovo tratto di cammino che inizia, confidiamo che possa divenire sempre più la “nostra rivista di formazione e di crescita”, strumento utile nel cammino personale e negli incontri formativi dei CDV.

In sostanza essa rimane una rivista di studio, ma si arricchisce di una parte significativa di rubriche, attente all’attualità, ai nuovi linguaggi, alla formazione e alla condivisione di esperienze. Di questo siamo grati a quanti ci hanno aiutato nel portare avanti questo progetto di rinnovamento e, con lucida intelligenza e grande generosità, ci hanno fornito suggerimenti preziosi. Siamo riusciti a interpretarli bene? A voi la valutazione serena e la preziosa condivisione che ci potrete donare.

Con umiltà e con profonda sincerità, sento tuttavia di poter assumere la preziosa intuizione del poeta Gibran: “In tutto ciò… abbiamo cercato di lavorare con amore”.