N.04
Luglio/Agosto 2021

Alla ricerca di piccole felicità

La pandemia e la crisi climatica ci pongono davanti a grandi sfide che interrogano ogni aspetto delle nostre vite sul piano biologico, sociale, economico, culturale, politico, ecc. Tale complessità suscita soventemente pessimismo e rassegnazione, mentre invece è possibile continuare a guardare, e a lasciarci ispirare, dal lato luminoso della vita “senza nascondere l’assurdo che è nel mondo” (Dolci, 1974). Ma come si fa a mantenere un atteggiamento aperto alla speranza anche in presenza delle avversità della vita? La cosa più semplice, ma non banale, per iniziare è seguire l’idea di Pollyanna.  

Pollyanna è la bambina protagonista dei romanzi di Eleanor H. Porter – Pollyanna (1913) e Pollyanna cresce (1915) – capace di vedere il lato positivo delle cose. Per farlo utilizza un gioco che consiste nel trovare ogni giorno qualcosa per cui essere felici. Questa idea giocosa rappresenta una lezione di ottimismo. L’ottimismo, che non significa negare le difficoltà o le ingiustizie, nasce dalla sensazione di avere la possibilità d’incidere sulla realtà che ci circonda per stare bene (Seligman, 1990). Questo non è qualcosa d’innato in ciascuno di noi: l’ottimismo s’impara. Dunque tutti abbiamo la possibilità di trovare la felicità nelle piccole cose.  

 

Cliccando qui trovate le indicazioni metodologiche per coinvolgere giovani e adulti in un’esperienza laboratoriale ispirata al gioco di Pollyanna.