N.06
Novembre/Dicembre 2021

Sulla strada – Attività laboratoriale

 

 

Premessa 

L’attività educativa di seguito descritta è ispirata all’installazione pedagogico-artistica “La strada è” realizzata nel settembre 2018 a Milano durante il Festival Garibaldi Kult da MAY. MAY è un’associazione culturale multidisciplinare costituita da ricercatori/trici, pedagogisti/e, architetti/e e artisti/e. I membri dell’associazione da alcuni anni creano insieme “azioni collettive in spazi pubblici con l’obiettivo di condividere atti poetici attraverso allestimenti temporanei e co-costruiti con quanti vi transitano” (Guerra & Ottolini, 2019, p. 54). Una descrizione dell’istallazione è rintracciabile nell’interessante libro “In strada. Azioni partecipate in spazi pubblici” scritto dalle ricercatrici e docenti universitarie Monica Guerra (pedagogista) e Lola Ottolini (architetta) edito da Corraini Editore nel 2019 che vi invito a consultare per comprendere meglio in che modo “le azioni partecipate in spazi pubblici rappresentano pratiche d’incontro capaci di rafforzare i legami sociali e promuovere un rinnovato senso di appartenenza ai luoghi” (Guerra & Ottolini, 2019, p.7). 

Inoltre per approfondire la metodologia utilizzata per costruire le fasi del percorso laboratoriale rimando al libro curato dallo psicoterapeuta sistemico Beppe Pasini “Palpitare di menti. Il laboratorio formativo: stili, metafore, epistemologie” edito da Apogeo (2016) perché presenta molte esperienze formative laboratoriali (in chiave sistemica) che danno ampio spazio all’impiego di linguaggi estetici e artistici. 

 

Fare esperienza: un’istallazione in strada 

Ingaggiare un gruppo di giovani e di adulti per realizzare un’istallazione inspirata a “La strada è” insieme. Per farlo è consigliabile organizzare un incontro di presentazione del percorso laboratoriale nel quale valorizzare la dimensione collettiva di avere la possibilità di “riflettere sul significato che la strada ha per ognuno, per rendere evidenti e condivisi i vissuti di una data comunità in merito allo spazio pubblico rappresentato dalla strada e per mettere in discussione vissuti e aspirazioni rispetto ad esso” (Guerra & Ottolini, 2019, p. 54).  

Nel libro di Guerra e Ottolini trovate le indicazioni per realizzare l’istallazione e vedere come sarà possibile costruirla insieme. 

 

Per ingaggiare le/i partecipanti giovani e adulti occorre:

 – Presentare l’istallazione attraverso le foto reperibili online a questo link.

 – Mostrare il testo di Guerra e Ottolini dove si trovano le istruzioni per realizzare l’istallazione al fine di valutare insieme la fattibilità della realizzazione nel proprio territorio. È vivamente consigliato decidere di fare delle variazioni e formulare un’idea progettuale che non riproduce fedelmente l’opera.  

 – Concordare con le/i partecipanti protagonisti del percorso laboratoriale una serie di appuntamenti per preparare i materiali per l’istallazione (fogli colorati con la scritta La strada è, mollette, filo e stickers). L’obiettivo degli incontri laboratoriali non è realizzare l’istallazione in senso stretto, quando utilizzare questa possibilità d’incontro, e di preparazione del materiale per realizzare un’azione partecipata nello spazio pubblico, come una occasione per fare un’esperienza insieme ovvero attraversare le incertezze e le difficoltà che si presenteranno nel corso della realizzazione per imparare qualcosa di più su di sé, gli altri e la realtà locale nella quale le/i partecipanti vivono. 

 – Organizzare un appuntamento per: 

  1. preparare i materiali ovvero fogli colorati con la scritta La strada è, mollette, filo e stickers, lista di aggettivi (molto ampia). È possibile personalizzare la scritta sostituendola con il nome del luogo dove l’istallazione viene allestita. 
  2. individuare la strada dove stendere i fili sui quali saranno appesi i fogli al fine di realizzare l’istallazione e posizionare i tavoli dove i partecipanti potranno scrivere la loro frase sui fogli colorati.
  3. decidere la strategia per ingaggiare gli abitanti del luogo e i passanti a partecipare. Ai partecipanti è richiesto di scegliere un aggettivo tra un’ampia lista disponibile, che caratterizzi la strada dal loro punto di vista o nella loro esperienza (bella, brutta colorata, di tutti, divertente, sicura, stimolante, buia, rumorosa, multietnica, ecc.). 

 

Guerra e Ottolini scrivono alcune informazioni utili per la preparazione dell’istallazione a cui ispirarsi: “gli aggettivi erano abbinati a dei cartoncini con la scritta La strada è di tre colori, a seconda che la caratteristica fosse positiva, negativa o neutra. Ai partecipanti è stato poi chiesto d’incollare l’aggettivo scelto sul cartoncino corrispondente, di scrivere una motivazione per la propria scelta e di appendere il proprio cartoncino vicino a quello degli altri dello stesso colore” (2019, p. 54-55).  

 

NB/ Aver cura di creare un clima piacevole e non performante. Serve ripeterlo lo scopo del laboratorio non è realizzare l’istallazione, ma utilizzare questa esperienza per coinvolgere le/i partecipanti a fare/pensare insieme con l’obiettivo di creare legami…e anche di divertirsi. 

 

 

Celebrare la bellezza 

Una volta preparati i materiali per l’installazione (o qualcosa di simile!) e individuato il luogo dove realizzarlo, occorre individuare un giorno nel quale realizzare l’istallazione e invitare la popolazione a partecipare all’azione collettiva. Nelle settimane precedenti è consigliabile individuare associazioni e enti con i quali creare una partnership in modo tale possano supportarvi nel diffondere l’iniziativa e convocare i partecipanti. Durante la giornata d’istallazione è utile realizzare fotografie, video e brevi interviste per raccogliere dalla voce dei partecipanti sul senso ha per loro l’opera d’arte e sui pensieri ha suscitato in loro.  

In sintesi l’istallazione consiste nella creazione di una parete di fogli appesi con le mollette su dei fili che rende visibile al quartiere o alla località dove viene installata le idee di residenti e passanti su cosa la strada significhi per loro, su quali possano essere le loro emozioni relative a quel luogo, ma anche e soprattutto su quali siano i loro sogni e desideri rispetto al vivere gli spazi pubblici.  

 

 

Comprendere e teorizzare 

 – Invitare le/i giovani che hanno realizzato l’istallazione e la popolazione che ha scritto i propri pensieri sulla strada a partecipare a una serata (anche online) nella quale rivedere le foto/video dell’esperienza e riflettere insieme. 

 – Durante l’incontro rileggere ad alta voce gli aggettivi scelti e le motivazioni scritti sui fogli colorati e i racconti dalle testimonianze sul campo realizzate durante l’istallazione per riflettere sull’immaginario evocato dalla strada e su eventuali problemi urgenti emersi o vissuti negativi.  

 – Seguono due domande stimolo per la conversazione:  

 – Quali caratteristiche sono più presenti? Ci sono aggettivi che tornano più volte? 

 – Sono aggettivi positivi, negativi o neutri? 

 – Ci sono delle motivazioni ricorrenti?  

 – Quali sono le narrazioni dominanti? Come è possibile metterle in discussione? 

 – Sono emersi desideri e aspirazioni? È possibile lavorare insieme per realizzarli? 

Valore aggiunto sarà la presenza di persone di età diverse che hanno punti di vista diversi sull’esperienza e anche una diversa consapevolezza dei luoghi e della comunità. L’obiettivo è far emergere le differenze e la complessità non arrivare a pensare tutte/i allo stesso modo per aprirsi a nuovi pensieri e idee. 

 

 

Agire deliberatamente 

A conclusione dell’incontro è interessante chiedere alle/ai partecipanti se desiderano continuare a ritrovarsi per realizzare un’altra azione partecipata. Sul sito di Vocazioni trovate altri LABS, corrispondenti ai numeri dell’ultimo anno della rivista, dedicati a coinvolgere giovani e adulti in attività laboratoriale finalizzate a interagire con la comunità e l’ambiente.  

Inoltre è importante chiedere alle/ai partecipanti cosa pensano di aver imparato su di loro, gli altri e il territorio dove vivono grazie alla partecipazione a questo laboratorio poiché l’obiettivo principale del percorso è difatti quello di imparare insieme. Concludere l’incontro facendo emergere gli apprendimenti appresi e il valore della partecipazione attiva e riflessiva alla vita della comunità.  

 

 

Se hai trovato interessante questa attività, leggi anche l’articolo Sulla strada della stessa autrice.