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Voglio dare tutto a Dio

La vocazione come una chiamata a passare dalla morte alla vita. Qualcosa di ponderato, scelto con tutto noi stessi, ma in fin dei conti mai totalmente chiaro e razionale.
Riportiamo un breve stralcio del libro La montagna dalle sette balze in cui Thomas Merton descrive proprio il momento della scelta di diventare Trappista.

 

Il pensiero di quei monasteri, di quei cori remoti, di quelle celle, di quegli eremi, di quei chiostri, di quegli uomini nelle loro cocolle, poveri monaci, uomini che si erano annullati, mi trafisse il cuore. In un attimo il desiderio di quelle solitudini si aprì in me come una ferita. […] Sino a quel giorno non avevo mai osato avvicinarmi a quell’uscio. Ma ora bussai ai vetri, aprii e guardai dentro. C’era soltanto un frate, uno solo: Padre Filoteo. Chiesi di parlargli e passammo nella sua stanza. Era la fine delle mie ansie e delle mie esitazioni. Non appena esposi le mie domande a Padre Filoteo disse di non vedere ragione perché non dovessi desiderare di entrare in un monastero e diventare sacerdote. Potrà sembrare irragionevole ma in quel momento fu come se dagli occhi mi fossero cadute delle bende; volgendomi a guardare le preoccupazioni e le incertezze che mi avevano tormentato, vidi chiaramente quanto vuote e futili fossero state. Sì, era chiaro: ero chiamato alla vita monastica, e tutti i miei dubbi in proposito erano stati più che altro semplici ombre. Come avevano potuto assumere tale ingannevole apparenza di sostanza e di realtà? Incidenti e circostanze avevano contribuito ad esagerare e a deformare le cose nella mia mente. Ma ora tutto era tornato all’ordine. E già mi sentivo pieno di pace e di certezza, avevo la coscienza che tutto era a posto e che mi si apriva dinanzi una via dritta, chiara e piana. Padre Filoteo mi pose soltanto una domanda: «Siete certo di voler diventare proprio Trappista?» mi chiese. «Padre» risposi, «voglio dare tutto a Dio». Dall’espressione del suo volto vidi che era soddisfatto. Salii le scale come chi sia stato richiamato dalla morte alla vita. Mai avevo provato la calma, la pace perfetta e la sicurezza che ora mi colmavano il cuore.

 

(Thomas Merton, La montagna dalle sette balze, pp. 379, 436)