N.02
Marzo/Aprile 2022

Costruire sulla roccia

Per un mondo migliore…quale direzione?

La prima via che proviamo a percorrere è quella di scendere. 

Via scomoda, senza dubbio, ma pare sia proprio quella indicata da un certo Gesù di Nazareth. Per seguire quelle stelle che portiamo nel cuore e che ci indicano la strada, la prima cosa da fare è scendere nella profondità di noi stessi per domandarci da quali basi partiamo, quali sono le fondamenta sulle quali vogliamo costruire la nostra casa.

Troppo spesso ci troviamo al tavolo del mondo, o semplicemente al bar dell’oratorio, per discutere di scelte ecologiche, di cambiamenti climatici, di crisi economiche senza essere consapevoli di quali occhiali indossiamo per guardare, riconoscere e interpretare tutto questo. Vogliamo spesso trovare soluzioni condivise, risposte per tutti, e non ci domandiamo prima quali sono le basi comuni sulle quali vogliamo costruire il nostro futuro. 

Esistono dei principi, degli orientamenti che possono ispirare e guidare il nostro agire e la nostra riflessione su questi temi? Esiste una roccia solida e sicura dalla quale lanciarci, mossi dalla creatività dello Spirito, per trovare vie e piste nuove per costruire insieme la nostra casa comune?

La sapienza della Chiesa, andando a rovistare nei suoi molti secoli di storia, ci invita a porre alla base del nostro interrogarci e delle nostre scelte concrete alcuni principi. Attenzione: non sono la regola matematica da applicare per trovare l’idea brillante che risolve per sempre i problemi dell’umanità! Sono, semplicemente e umilmente, quel terreno libero e straordinariamente disponibile ad essere lavorato che ci viene offerto in dono per poter esercitare a pieno la nostra libertà e creatività. 

La centralità della dignità della persona umana; l’imprescindibile riferimento al bene comune per creare insieme le condizioni affinché tutti, sia come singoli che come collettività, possano raggiungere la piena perfezione; la sussidiarietà affinché sia rispettata e garantita la soggettiva creatività di ognuno, e la solidarietà perché ormai è chiaro che siamo tutti connessi.

Teoria da studiare e ricordarsi magari giusto per superare il corso di teologia morale e sociale o terreno fecondo da arare oggi per partire da una base comune e condivisibile e costruire insieme quel mondo migliore che abbiamo nel cuore? 

 

 

Lascio qui alcune “piste” di riflessione, alcuni testi, video o spunti per approfondire. Te li consegno così, come li ho trovati, come mi sono venuti in mente, senza commenti o cose aggiuntive. Vedi tu quale strada percorrere, cosa ti interessa di più, quale colpisce di più la tua attenzione. Te li lascio così, come il lievito che abbiamo tra le mani, impastalo tu nella realtà che vivi, con le persone che incontri, con la tua originalità e creatività. Buon lavoro, allora! 

 

 – Obbligo catene

Le catene da neve sono speciali catene che si applicano tramite un sistema di ganci alle ruote motrici a contatto con gli pneumatici di un veicolo, per aumentare la presa su neve, fango, strade bianche (ghiaia) e, se sono del tipo rompighiaccio, anche sul ghiaccio. 

Ah… se potessimo portare tutti nel “baule” della nostra vita un bel paio di catene che ci aiutano ad aggrapparci e a tenere la presa sul terreno quando tutto diventa scivoloso e difficile! 

Forse… non ci abbiamo mai pensato, ma nel “bagagliaio” della nostra storia, qualcosa del genere c’è: un’esperienza, una persona, una parola che ci ha cambiato e che portiamo dentro. Si, quando ci troviamo davanti a sfide difficili, come quella di rendere il nostro pianeta più bello, giusto e sostenibile, tiriamo fuori ciò che ci aiuta a… tenere la presa! 

 

 – Briciola di Parola: la casa sulla roccia (Mt 7,24-27) 

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande. 

 

 – Curiosità: Carbonio e diamante 

Come nasce il materiale più duro e prezioso del mondo? 

Il diamante è carbonio puro cristallizzato a pressioni tra 25 mila e 70 mila chili per centimetro quadrato e a temperature tra 1500 e 2000 gradi. 

Il processo avviene a circa 200 chilometri sotto la superficie terrestre e non è del tutto chiaro: infatti i diamanti artificiali ricavati da processi che riproducono nella maniera più fedele possibile le condizioni naturali di formazione sono diversi da quelli naturali. I diamanti arrivano in superficie con le eruzioni vulcaniche, ma si salvano dalle elevate temperature della lava soltanto quelli inclusi in un minerale: la kimberlite. 

Per distinguere un diamante vero da uno falso gli esperti ne osservano il colore e la luminosità, e con una lente cercano graffi o segni di usura, che un diamante non dovrebbe avere essendo la pietra più dura esistente. Se non sono ancora convinti controllano il peso specifico, che è diverso per ogni minerale.

Alcune volte, ciò che è brutto e da scartare… può diventare roccia preziosa e indistruttibile! 

 

 – DSC: Esistono dei principi che possono ispirare il nostro agire?  

I principi permanenti della dottrina sociale della Chiesa costituiscono i veri e propri cardini dell’insegnamento sociale cattolico: si tratta del principio della dignità della persona umana – già trattato nel capitolo precedente – nel quale ogni altro principio e contenuto della dottrina sociale trova fondamento, del bene comune, della sussidiarietà e della solidarietà. Tali principi, espressione dell’intera verità sull’uomo conosciuta tramite la ragione e la fede, scaturiscono «dall’incontro del messaggio evangelico e delle sue esigenze, che si riassumono nel comandamento supremo dell’amore di Dio e del prossimo e nella giustizia, con i problemi derivanti dalla vita della società». 

Questi principi hanno un carattere generale e fondamentale, poiché riguardano la realtà sociale nel suo complesso: dalle relazioni interpersonali caratterizzate da prossimità ed immediatezza a quelle mediate dalla politica, dall’economia e dal diritto; dalle relazioni tra comunità o gruppi ai rapporti tra i popoli e le Nazioni. Per la loro permanenza nel tempo ed universalità di significato, la Chiesa li indica come il primo e fondamentale parametro di riferimento per l’interpretazione e la valutazione dei fenomeni sociali, necessario perché vi si possono attingere i criteri di discernimento e di guida dell’agire sociale, in ogni ambito. 

I principi della dottrina sociale devono essere apprezzati nella loro unitarietà, connessione e articolazione. 

I principi della dottrina sociale, nel loro insieme, costituiscono quella prima articolazione della verità della società, dalla quale ogni coscienza è interpellata e invitata ad interagire con ogni altra, nella libertà, in piena corresponsabilità con tutti e nei confronti di tutti. Alla questione della verità e del senso del vivere sociale, infatti, l’uomo non può sottrarsi, in quanto la società non è una realtà estranea al suo stesso esistere. 

Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa n.160-163 

 

 – E tu… sai a cosa serve la dottrina sociale? 

Ce lo racconta papa Francesco