N.01
Gennaio/Febbraio 2021

Onnipotenti o impotenti

Diversamente in cammino/13

Il tema scelto da Vocazioni per questo numero è l’essere umano combattuto tra dominio della realtà ed interdipendenza, partecipazione.

Come persona autistica posso dire che il dominio della realtà è per noi autistici fortunatamente precluso dall’estrema diversità del funzionamento della nostra mente rispetto alla realtà in cui siamo chiamati a vivere, per cui a livello sensoriale molte situazioni sono eccessive, travolgenti, la loro rappresentazione mentale è avara di significati accessibili e di conseguenza la capacità di azione risulta ampiamente frammentaria.

È questa sul lungo periodo è una fortuna perché insegna una felicità del vivere fatta di desideri basici quali il dormire comodi, il mangiare ogni tanto cose buone e fare cose belle con persone con cui ci si vuole bene.

L’andare oltre il desiderio di cose semplici può essere esistenzialmente pericoloso.

Nulla di male che lavorando alla propria missione si possa arrivare a fare cose grandi, anzi direi che le cose grandi riescono immensamente più facilmente e con naturalezza a coloro che tali grandi cose vivono con distacco e di conseguenza possono metterle a fuoco con precisione mentre ci lavorano per perseguirle.

La pulsione di dominio verso la realtà che si vive è una pericolosa illusione, perché la realtà è che di fronte a poche cose siamo impotenti o onnipotenti; nella stragrande maggioranza dei casi siamo influenti, ossia possiamo provare a modificare la realtà ma senza alcuna certezza circa il come andrà a finire.

Dobbiamo quindi credo allenarci tutta la vita a lasciare andare i desideri che non si realizzano per passare a desiderare altro, in un’ascesi della libertà da sé che non ha mai fine.

Viceversa, la persona prigioniera dell’illusione del proprio dominio sulla realtà tenderà ad un azzuffarsi con i propri naturali insuccessi, sempre più gigantesco e sempre più rovinoso per la propria esistenza.

Non esiste alcun motivo logico per cui l’universo debba inchinarsi al mio volere e per quanto io possa lavorare ad accrescere il mio potere, questo potere non potrà mai eguagliare l’infinito numero delle pieghe che i tanti eventi della vita possono prendere.

Guardate per un attimo all’universo inteso nel senso materiale. Nulla nell’universo domina sul resto ma ogni elemento è interdipendente. In questa interdipendenza pervasiva, quegli elementi che conseguono un equilibrio armonico con gli altri con cui interagiscono sono anche quelli che durano più a lungo.

Perché l’essere umano dovrebbe fare eccezione?

L’universo in cui viviamo ci invita all’interdipendenza e ad una ricerca di armonia che faccia andare le cose meglio.

Chi vuole dominare, vive pericolosamente contromano.

 

 

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