N.02
Marzo/Aprile 2021

Before I die. – Attività partecipativa

“Memento mori” all’epoca del coronavirus

Premessa 

L’attività educativa qui presentata s’ispira liberamente all’opera pubblica a carattere partecipativo “Before I die” dell’artista Candy Chang. L’opera “Before I die” è inserita nel libro “In strada. Azioni partecipate in spazi pubblici” scritto dalle ricercatrici e docenti universitarie Monica Guerra (pedagogista) e Lola Ottolini (architetto) edito da Corraini Editore nel 2019 che vi invito a consultare se sentite il desiderio di comprendere meglio in che modo “le azioni partecipate in spazi pubblici rappresentano pratiche d’incontro capaci di rafforzare i legami sociali e promuovere un rinnovato senso di appartenenza ai luoghi” (Guerra & Ottolini, 2019). 

Vi invito anche a prendere visione del sito creato dall’artista che descrive (in inglese) com’è nata l’istallazione, la sua diffusione nel mondo e fornisce indicazioni preziose per la realizzazione del laboratorio ad esso ispirato: https://beforeidieproject.com/. 

Inoltre per approfondire la metodologia utilizzata per costruire le fasi del percorso laboratoriale rimando al libro curato dallo psicoterapeuta sistemico Beppe PasiniPalpitare di menti. Il laboratorio formativo: stili, metafore, epistemologie” edito da Apogeo (2016) perché presenta molte esperienze formative laboratoriali (in chiave sistemica) che danno ampio spazio all’impiego di linguaggi estetici e artistici. 

 

Fare esperienza: Make your wall 

Ingaggiare un gruppo di giovani e di adulti per costruire il muro/lavagna di “Before I die” insieme. Per farlo è consigliabile organizzare un incontro di presentazione del percorso laboratoriale nel quale valorizzare la dimensione collettiva per avere la possibilità di riflettere sulla vita attraverso la morte e la realizzazione di un’esperienza artistica; così si promuove un rinnovato senso di appartenenza ai luoghi e alle persone che in quei luoghi vivono. 

Per costruire il muro/lavagna è possibile ricevere gratuitamente la guida creata da Candy Chang, Kristina Kassem, e Liz Iacullo con il supporto della Fondazione Black Rock Arts. La guida viene inviata via mail e, per riceverla, occorre farne richiesta al seguente link: https://beforeidieproject.com/participate/. 

Nel libro di Guerra e Ottolini trovate anche una breve descrizione in italiano dell’istallazione per farsi un’idea di come sarà possibile costruirla insieme. 

Attenzione: la pagina ufficiale dell’istallazione invita i partecipanti a fare una donazione, ma è comunque possibile ricevere la guida gratuitamente inserendo la cifra 0 (zero) nel format (in inglese). 

Per ingaggiare le/i partecipanti giovani e adulti occorre: 

 – Presentare l’istallazione attraverso il materiale disponibile on line: ai link sopra indicati c’è tantissimo materiale dal quale raccogliere immagini e parole, 

 – Mostrare la guida precedentemente, ricevuta via mail, dove si trovano le istruzioni per costruire il muro/lavagna al fine di valutare insieme la fattibilità della realizzazione nel proprio territorio. È possibile decidere di fare delle variazioni e può avere senso formulare un’idea progettuale che non riproduce fedelmente l’opera.  

 – Concordare con le/i partecipanti protagonisti del percorso laboratoriale una serie di appuntamenti per preparare l’istallazione o un’opera ad essa ispirata. L’obiettivo degli incontri laboratoriali non è realizzare l’istallazione in senso stretto, quando utilizzare questa possibilità d’incontro e di creazione di un’opera d’arte contemporanea collettiva è una occasione per fare un’esperienza insieme, ovvero attraversare le incertezze e le difficoltà che si presenteranno nel corso della realizzazione per imparare qualcosa di più su di sé, gli altri e la realtà locale nella quale le/i partecipanti vivono.  

 – Realizzare una serie di appuntamenti per costruire il muro/lavagna, per individuare il luogo dove poterlo istallare e per decidere come invitare la popolazione a scrivere sul muro/lavagna i loro desideri nel momento in cui l’opera verrà installata.  

NB/ Aver cura di creare un clima piacevole e non performante. Serve ripeterlo: lo scopo del laboratorio non è realizzare l’istallazione, ma utilizzare questa esperienza per coinvolgere le/i partecipanti a fare/pensare insieme, con l’obiettivo di creare legami…e anche di divertirsi. 

 

Celebrare la bellezza 

Una volta costruito il muro/lavagna (o qualcosa di simile!) e individuato il luogo per l’istallazione, occorre individuare un giorno nel quale realizzare l’istallazione e invitare la popolazione a partecipare all’azione collettiva. Nelle settimane precedenti, è consigliabile individuare associazioni e enti con i quali creare una partnership in modo tale possano supportarvi nel diffondere l’iniziativa e nel convocare i partecipanti. Durante la giornata d’istallazione del muro/lavagna, è utile realizzare fotografie, video e brevi interviste per raccogliere, dalla voce dei partecipanti, il senso che ha per loro l’opera d’arte e quali pensieri ha suscitato in loro. 

 

Comprendere e teorizzare 

 – Invitare le/i giovani che hanno realizzato l’istallazione e la popolazione che ha scritto i propri desideri sul muro/lavagna a partecipare a una serata (anche online) nella quale rivedere le foto/video dell’esperienza e riflettere insieme. 

 – Durante l’incontro, rileggere ad alta voce i desideri scritti sulla lavagna, mediante il materiale fotografico e i racconti delle testimonianze, realizzate durante l’istallazione, per riflettere sulla morte come momento di riscoperta della vita e sui legami tra le persone che vivono nello stesso territorio. 

Seguono due domande stimolo per la conversazione: Ci sono desideri comuni? È pensabile sostenersi a vicenda per realizzali insieme?  

Valore aggiunto sarà la presenza di persone di età diverse che hanno punti di vista diversi sull’esperienza e anche una diversa consapevolezza della vita e della morte. L’obiettivo è far emergere le differenze e la complessità, non è arrivare a pensare tutte/i allo stesso modo. L’intento è aprirsi a nuovi pensieri e idee. 

 

Agire deliberatamente 

A conclusione dell’incontro, è interessante chiedere alle/ai partecipanti se ritengono sia pensabile mettersi in contatto con l’artista autrice di “Before I die” e inviarle parte del materiale raccolto. Sul sito ufficiale dell’istallazion,e c’è una raccolta di esperienze realizzate in tutto il mondo…sarebbe bello che ci fossero anche esperienze realizzate nel nostro paese perché questo permetterebbe ai giovani di sentirsi parte di una comunità che tiene insieme la dimensione locale con quella globale. 

Inoltre, è importante chiedere alle/ai partecipanti cosa pensano di aver imparato su di loro, gli altri e il territorio dove vivono grazie alla partecipazione a questo laboratorio e se hanno voglia di continuare a incontrarsi per pensare altre azioni partecipate in spazi pubblici dove pensare insieme, creando arte. L’obiettivo principale del percorso è difatti quello di imparare insieme. 

 

Se hai trovato interessante questa attività, leggi anche l’articolo Before I die. di Silvia Luraschi.