N.06
Novembre/Dicembre 2019

Il Cristo Agnello

L’Agnello cristico in piedi sul monte Sion, IV secolo, catacomba dei Ss. Pietro e Marcellino, Roma.   

 

 

L’agnello come segno emblematico di Cristo trae origine unicamente dalla Bibbia, a differenza dell’immagine del Buon Pastore. La fonte principale è costituita dalla metafora utilizzata da Giovanni Battista per designare Gesù come il Messia: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,29). La metafora verrà sviluppata nella tradizione giovannea, a cominciare dall’Apocalisse, di cui è il quarto «segno»: «Poi guardai ed ecco l’Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo» (Ap 14,1).

Poiché si tratta chiaramente dell’«Agnello immolato» (Ap 13,8), la metafora rinvia al significato dell’agnello pasquale, sullo sfondo del racconto dell’esodo e del sacrificio rituale della Pasqua ebraica (Es 12, 1-14). Per cogliere meglio l’importanza della metafora cristica dell’agnello pasquale , non si dimenticherà che il Vangelo di Giovanni colloca la morte di Cristo sulla croce nel giorno della vigilia di Pasqua, nel momento in cui si immolavano gli agnelli nel Tempio per la cena pasquale (Gv 19,31).

Non sorprende, quindi, che l’Agnello cristico occupi un posto importante nella letteratura e nell’iconografia paleocristiane. Ireneo scrive che: «Dio salvò i figli d’Israele dallo sterminio, rivelando loro simbolicamente la passione di Cristo, tramite il sacrificio di un agnello senza difetto». Come scriveva anche sant’Ambrogio, l’agnello è «il simbolo del  Verbo divino». Le rappresentazioni artistiche si ispirano a testi scritturali e riflettono l’insegnamento catechetico.

A titolo d’esempio, gli scavi condotti sul sito della Cartagine cristiana hanno portato alla luca una lucerna recante l’emblema dell’Agnello sormontato da un chrismon, che illustra il messaggio dell’Apocalisse: la Gerusalemme celeste non è illuminata dal sole, perché «l’Agnello è la sua lampada». Ci si riconnette in tal modo al tema ricorrente di Cristo «luce del mondo».*

 

 

 

 

*L’immagine e la fonte dell’articolo sono tratte dal volume di Gérard-Henry Baudry, Simboli cristiani delle origini, I-VII secolo, edito da Jaca Book.

 

 

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