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Il cammino della felicità

Ho incontrato un bambino che dalla sua maturità – forse precoce perché vive in una terra che lo fa crescere più in fretta – sogna di diventare un magistrato che sconfigge la camorra e ha capito che la felicità non è un fatto personale da vivere da soli.

Ho incontrato uomini che sanno che la felicità è una fatica collettiva ma necessaria per un mondo migliore e poi una donna più matura che, dopo aver scritto molto, trova la felicità nel bambino che dorme sereno, e questo le dà tanta pace.

Ho conosciuto la storia di un figlio che non potendo parlare scrive che per essere felici non bisogna aver pretese sulla vita, e suo padre dietro di lui che lo guarda e lo custodisce con tanto orgoglio.

Ho conosciuto la felicità di un viandante che, gravemente malato, si accontenta ogni giorno di essere ancora vivo e di poter ancora camminare, perché la felicità non è un punto fermo ma è il cammino stesso che ti fa incontrare l’altro.