N.01
Gennaio/Febbraio 2021

Una ecologia della comunicazione – Approfondimenti

 

VIDEO 

 

Don Alberto Ravagnani, il prete youtuber più famoso d’Italia, riflette sulla comunicazione giovanile in uno dei suoi video di approfondimento. 

 

 

 

TESTO ON LINE

 

Il Dizionario di Scienze e Tecniche è un progetto web della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Salesiana. Visita la pagina dedicata alla voce “Ecologia della comunicazione“, con un corredo di bibliografia e di voci correlate.

 

 

BIBLIOGRAFIA  

 

 La comunicazione massmediatica, la cui influenza si estende anche alla cultura, alla politica e all’arte, sembra la bacchetta magica che trasforma l’inconcludenza, la ritrattazione e la confusione da fattori di debolezza in prove di forza. Nel suo rivolgersi direttamente al pubblico, saltando tutte le mediazioni, essa ha un’apparenza democratica, ma è in realtà una forzatura che omologa ogni differenza.
Prendendo spunto da tre episodi esemplari e avvalendosi dei contributi di semiotici, filosofi e psicoanalisti (Eco, Derrida e Lacan…), l’autore ci mostra le origini della comunicazione, i suoi dispositivi, la sua dinamica e le sue deformazioni. Agli effetti della comunicazione – secondo Perniola – si può trovare alternativa in un un sentimento estetico delle cose che non sia troppo lontano dai bisogni e dalle aspettative reali degli individui, ma nemmeno vittima dell’idolatria del guadagno immediato e del successo a ogni costo. Nozioni come disinteresse, discrezione e moderazione prendono corpo qui in una veste nuova, che conferisce a esse una inaspettata efficacia sulla realtà. Insieme a comportamenti «pungenti e provocatori», come la sfida, l’arguzia e la seduzione. Ed è anche sulla base di questi elementi che siamo portati a credere possibile un’altra globalizzazione, basata su un rapporto di reciproca comprensione e convergenza tra l’Occidente e le culture extraeuropee.

 

  • Mario Perniola, Contro la comunicazione, Einaudi, Torino, 2004.

 

 

Come raccontare il periodo che va dalla fine degli anni Sessanta a oggi? Per comprendere quanto è avvenuto, le categorie tradizionali della cultura e della politica sembrano inadeguate. Ci si è trovati dinanzi a eventi, come il Maggio francese del ’68, la Rivoluzione iraniana del 1979, la caduta del muro di Berlino del 1989 e l’attacco alle Torri gemelle di New York dell’11 settembre 2001, nei confronti dei quali tutti hanno esclamato: «Impossibile, eppure reale!» Questi fatti hanno avuto grandissime conseguenze su tutti gli aspetti della vita individuale e collettiva, destabilizzando radicalmente le istituzioni, i costumi sessuali e il modo di sentire di intere generazioni. È nato un nuovo regime di storicità, caratterizzato dall’esperienza di fenomeni che sono vissuti ora come miracoli e ora come traumi, perché sembrano inaccessibili a una spiegazione razionale e a una narrazione coerente.
L’autore, che ha vissuto con partecipazione emozionale e con vigilanza intellettuale le vicende di questo periodo storico, prestando una continua attenzione ai mutamenti e interrogandosi sul loro significato, propone criteri di intelligibilità che aiutino a cogliere la sostanziale unità di questo quarantennio, nel quale la possibilità di una vera azione politica, sessuale e letteraria è venuta meno: in tutti questi ambiti il posto dell’azione è stato preso dalla comunicazione, con effetti insieme devastanti e comici.

 

  • Mario Perniola, Miracoli e traumi della comunicazione, Einaudi, Torino, 2009. 

 

 

 

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