N.03
Maggio/Giugno 2022

La paura – Approfondimenti

Video 

 

In questo video prodotto dall’editore Franco Angeli Edizioni, la prof. Balconi discute degli argomenti al centro del suo studio “Neuroscienze delle emozioni. Alla scoperta del cervello emotivo nell’era digitale”.  

 

 

 

Testo on line 

 

Foto e nomofobia. La paura di essere tagliati fuori dalla rete 

di Giulia Gabelli 

 

Pubblicato il 26/7/2019 sul sito istituzionale dell’Istituto di Terapia cognitivo-comportamentale A.T. Beck

 

Giulia Gabelli è psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Esperta in psicopatologia dell’apprendimento e delle dipendenze. Negli anni ha maturato una esperienza clinica sia in ambito pubblico che in strutture private. Attualmente svolge attività clinica con pazienti adulti e con pazienti nell’età evolutiva. In questo breve articolo la dott.ssa Gabelli presenta e definisce la Fomo (Fear of Missing Out) e la nomofobia (da no mobile), due delle sindromi legate alla paura in relazione alla vita connessa di più recente codificazione.  

 

 

Bibliografia 

 

  • Ferraris, M., Mobilitazione totale, Editori Laterza, Bari, 2016 

 

Maurizio Ferraris è professore ordinario di filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Torino dove dirige il Centro interuniversitario di ontologia teorica e applicata (CTAO). Collabora al supplemento culturale de Il Sole 24 Ore e a la Repubblica; dirige la “Rivista di Estetica”.  

Il web sarebbe un panopticon singolare, cieco, e con al posto di controllo non un essere umano ma una memoria infinita, e con un sapere essenzialmente burocratico.  Il web non sarebbe emancipazione ma mobilitazione. Più che a fornire ai suoi utenti nuove possibilità informative ed espressive, esso diviene lo strumento di trasmissione di responsabilità e ordini finalizzati al compimento di azioni. Trasformando ogni contatto in una richiesta che esige una risposta individuale, il web è un grande apparato su cui non tramonta mai il sole, in cui si lavora senza neppure sapere di stare lavorando.  

 

  • Balconi, M., Neuroscienze delle emozioni. Alla scoperta del cervello emotivo nell’era digitale, Franco Angeli, Milano 2020 

 

Michela Balconi è professore associato di psicofisiologia e neuroscienze cognitive presso l’Universita Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’International Research Center for Cognitive Applied Neuroscience (IrcCAN) e dell’UNità di Ricerca in Neuroscienze Sociali e delle Emozioni presso lo stesso ateneo. 

Le emozioni pervadono ogni aspetto della nostra esistenza. 
Questo libro vuole aiutare a comprendere le emozioni da una prospettiva specificamente neuroscientifica, che pone in luce il ruolo dei sistemi fisiologici implicati nell’universo emotivo. Punto di partenza imprescindibile quando si studiano le emozioni è che l’emozione è un’esperienza prima ancora che un processo. Un’esperienza in cui siamo coinvolti lungo l’intero corso della nostra vita.
A fronte dei numerosi quesiti che i neuroscienziati si sono posti – come evolvono le emozioni, come hanno origine “nel” e “con” il nostro corpo, come si “ammalano” – uno rimane cruciale: perché le emozioni continuano a esistere? Le risposte che le neuroscienze forniscono parlano di empatia, intenzionalità, “mirroring” come oggetti principali con cui leggerle, scoprendo come, accanto alle nostre esperienze più intime, le emozioni siano anche un fatto eminentemente sociale e condiviso. Ma gli universi emotivi riservano anche dei paradossi: le emozioni “dipendono” dalla mente e dalla razionalità, piuttosto che contrapporsi ad essa.
Il potere di un costrutto si misura nella sua capacità di penetrare in contesti che non gli sono direttamente familiari. Ecco dunque l’utilità e la necessità di un’esplorazione della penetrazione delle emozioni anche nella robotica, nelle nuove tecnologie e, in senso più generale, nel mondo digitale. 

 

 

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