“Dammi un cuore che ascolta”

N.02
Marzo/Aprile 2018

Dammi un cuore che ascolta (1Re 3,9). Come discepolo amato del terzo millennio altro non c’è da fare per riconoscere la propria vocazione: appoggiare l’orecchio sul cuore di Cristo per udire dal profondo il battito dell’amore eterno della Trinità misericordiosa e sentire così il grido che vi è contenuto, quello della vita di ogni uomo e riconoscere per quali volti, per quali persone hai da spendere la vita e rispondere alla domanda più importante della vita, quella della tua vocazione: «Per chi sono io?».

In questo numero

La vocazione è oggi, la missione cristiana è per il presente

di Michele Gianola
Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca (M. Sclavi) e se ad un primo sguardo questa espressione può lasciarci qualche dubbio, pensandoci bene mi sembra invece vera anche per quanto riguarda la vocazione. Anche il pane di Dio è effimero – dura un giorno – è quotidiano perché…