«Ciò che le nostre mani hanno toccato» (1Gv 1,1)

N.05
Settembre/Ottobre 2020

[Una] tentazione da sconfiggere è quella dello gnosticismo. Essa porta a confidare nel ragionamento logico e chiaro, il quale però perde la tenerezza della carne del fratello. Il fascino dello gnosticismo è quello di «una fede rinchiusa nel soggettivismo, dove interessa unicamente una determinata esperienza o una serie di ragionamenti e conoscenze che si ritiene possano confortare e illuminare, ma dove il soggetto in definitiva rimane chiuso nell’immanenza della sua propria ragione o dei suoi sentimenti» (Evangelii gaudium, 94). Lo gnosticismo non può trascendere.

 

(Papa Francesco, Incontro con i rappresentanti del V Convegno nazionale della Chiesa Italiana, 10 novembre 2015)

In questo numero

Ciò che le nostre mani hanno toccato (1Gv 1,1)

di Giuseppe De Virgilio
L’incontro con la realtà personale di Cristo è il desiderio che ogni credente porta nel cuore. Ne cogliamo tutta la forza nelle scene evangeliche che ritraggono Gesù che guarda, insegna, ascolta, interroga, cammina, lavora, condivide e incontra la gente. La sua mano si tende verso chi lo cerca e desidera…