Non è la rappresentazione della sublime perfezione divina, quella che traspare dai segni di Gesù, ma il racconto della fragilità umana che incontra la Grazia che risolleva. C’è l’umanità ferita che viene risanata dall’incontro con Lui; c’è l’uomo caduto che trova una mano tesa alla quale aggrapparsi (FRANCESCO, Veglia di preghiera con i giovani italiani, 11 agosto 2018).
«In vasi di creta» (2Cor 4,7)
N.03
Maggio/Giugno 2019